Lasino: dà fuoco alla casa dei richiedenti asilo

Poco prima delle 2 di notte ha dato fuoco utilizzando delle taniche di benzina alla porta dell'abitazione gestita dal Cinformi dove abitano due richiedenti asilo, uno originario del Senegal, l'altro del Gambia. Le due persone sono state condotte all'ospedale per accertamenti e poi dimesse in mattinata. L'episodioè accaduto a Lasino. Un giovane del posto è stato immediatamente arrestato dai carabinieri. Ora le forze dell'ordine stanno indagando sulla matrice del gesto, anche se pare si tratti di un banale litigio tra vicini poi degenerato: anche i carabinieri parlano di «futili motivi». La xenofobia, quindi, pare non essere la causa. 

Purtroppo non si tratta del primo episodio del genere in provincia: l'ultimo un mese fa a San Lorenzo Dorsino, ma prima ricordiamo quello a Lavarone  e a Soraga. In tutti i casi i bersagli sono stati le case dei profughi ospitati in Trentino. 


IL COMUNICATO DEI CARABINIERI 

Nella scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Vallelaghi hanno tratto in arresto il 26enne S.F., originario di Madruzzo, al termine di una notte decisamente movimenta. Intorno all'1.30 è giunta la segnalazione alla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Trento di un’abitazione in fiamme. I Carabinieri, spente le fiamme che avvolgevano la porta d’ingresso dell’abitazione, hanno portato in salvo le due persone presenti all'interno. 

Mentre l'ambulanza portava i due al Santa Chiara le forze dell'ordine, appurata l'origine dolosa delle fiamme, hanno arrestato il responsabile portandolo al carcere di Trento.  

Approfonditi accertamenti sono in corso per comprendere le motivazioni dell’insano gesto che avrebbe potuto portare a maggiori e più gravi conseguenze. Sicuramente, tuttavia, si tratta di motivi futili.

 

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