L'Adunata degli esercenti: locali presi d'assalto «Mai così tanti clienti in 40 anni di esperienza»

Tanta gente, bar, soprattutto affollati, fiumi di gente in città tanto che in certi momenti era difficile persino muoversi per le vie centrali del capoluogo. La seconda giornata dell’Adunata ha si è trasformata, per molti locali della città, in un vero e proprio assalto. Già nella serata di venerdì, dopo un avvio iniziale un po’ lento («da lunedì a giovedì probabilmente è stata la quattro giorni peggiore da tanti anni» spiega Nicola Malossini del Forst), si è iniziato a toccare con mano l’effetto penne nere per i locali.

«Per quanto ci riguarda - sottolinea ad esempio Malossini - venerdì sono stati venduti 3.000 litri di birra, il triplo del solito». E ieri «la giornata è andata ancora meglio» chiarisce l’imprenditore del settore dei pubblici esercizi che spiega come l’effetto dell’Adunata si sia sentito soprattutto sulla vendita delle bevande. «Per il ristorante - dice ancora Malossini - non notiamo delle differenze perché di fatto in giornate del genere siamo comunque pieni, ma il bancone esterno ha dato dei risultati molto buoni. Siamo a livello del numero di gente che si registra quando ci sono i Mercatini di Natale, con la differenza che questo tipo di clientela è decisamente più ordinato e educato. E anche quando fanno la balla, è una balla buona».

Tantissima gente anche nei locali di piazza Duomo, dove già venerdì si era visto un buon movimento. Al Caffè Tridente ieri pomeriggio e in serata c’era moltissima gente. «Si è lavorato già venerdì - afferma Walter Botto del Tridente - e ora c’è davvero tantissima gente. È la più grossa festa per la città, non ce n’è per nessuno. Io sono qui da 40 anni, ma come si sta lavorando in questi due giorni non ha paragone con nessun altro evento. Non c’è paragone nemmeno con i Mercatini, dove le presenze si spalmano sui cinque giorni, né con altri eventi. E qui a lavorare è tutta la città» spiega mentre attorno al bancone le richieste sono tante e le voci dei clienti si alzano tanto da rendere difficile la conversazione.

Parlano di «assalto» alla birreria-pizzeria Pedavena dove già attorno a mezzogiorno erano tante le penne nere presenti.
Soddisfatto anche Massimo Piffer, presidente dell’associazione dei Dettaglianti della Confcommercio trentina che spiega come «una cosa come questa chissà quando capiterà, è un evento che si è visto l’ultima volta 30 anni fa su un territorio come il nostro e che ha vissuto la Grande guerra. La partecipazione è stata buona già venerdì e ora ancora meglio». Per Piffer è importante anche il fatto che l’Adunata trasformi la città in una vetrina per tante persone che potranno tornare in altre occasioni. «Dopo di che non è solo un evento di business, ma si dà grande prestigio al territorio e grande visibilità».

«Un evento bellissimo con una buona ricaduta sui bar e i ristoranti, soprattutto della zona rossa, quella del centro allargato» sottolinea invece Giorgio De Grandi, presidente del Cti, il Consorzio Trento iniziative. In centro, spiega, «tanti i visitatori che cercavano un posto dove mangiare. Ce n’erano due che avevano una applicazione per cercare posti dove mangiare in città e ne sono usciti solamente due». De Grandi spiega di capire che «ci possono essere dei disagi per i cittadini, ma va detto che si tratta di un evento che si verifica una volta ogni 30 anni ed è davvero bellissimo per il coinvolgimento di tutta la città».

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