Oggi il grande assalto per la sfilata finale

di Leonardo Pontalti

La città sta reggendo bene all’«assalto» degli alpini, iniziato ormai dalla giornata di giovedì. Festosamente traboccante di vita e di folle all’interno delle zone rossa ed arancione, per quel che riguarda la circolazione stradale attorno al cuore pedonale del capoluogo non sono stati segnalati particolari disagi nella giornata di ieri, primo vero banco di prova in attesa del deflusso di stasera.

Se si sono formati inevitabili incolonnamenti nelle zone di accesso alle aree di sosta a cominciare dai tratti della tangenziale più prossimi a via al Desert, nel resto della rete viaria della cittò lasciata libera da divieti non si sono registrati problemi, anche grazie al massiccio utilizzo dei mezzi pubblici da parte di tutti: alpini, amici e simpatizzanti, residenti e al rispetto da parte di tutti delle indicazioni fornite nelle scorse settimane.

Qualche problema si è verificato lungo via della Cervara, dove una serie di auto in sosta lungo il muro di cinta della Fossa dei Martiri ha ostacolato il regolare transito dei mezzi pubblici, costretti a muoversi in regime, di fatto, di senso unico alternato.

Da ieri sera alle 20 è stata attivata poi la zona blu, riservata all’ammassamento degli alpini in attesa di sfilare. Coinvolge un’ampia area compresa tra le Albere, via Monte Baldo e, a salire, la zona tra via Veneto ed il Fersina. Sarà off limits fino alle 23 di quest’oggi.

Se fino a questo momento tutto è andato dunque pressoché per il meglio, le attenzioni sono tutte concentrate sulla giornata odierna. Le stime parlano di ulteriori arrivi per circa 2.500 - 3.000 veicoli, tra autovetture e camper: i mezzi di chi ha deciso di raggiungere Trento unicamente per la giornata clou dell’Adunata, che si aggiungeranno ai pullman. Ne sono attesi almeno un migliaio.

Per questo è stato predisposto, dal Comitato organizzatore dell’Adunata assieme alle forze dell’ordine, uno specifico piano parcheggi: «Lo abbiamo pensato per 5.000 mezzi, per stare tranquilli», ha spiegato il responsabile logisitca del Coa Renzo Merler.

I pullman saranno tutti raccolti a nord di Trento, negli spazi dell’interporto e di Spini, che raggiungeranno dopo aver fatto scendere i passeggeri nella zona sud del capoluogo. L’invito agli autisti sarà quello di imboccare l’uscita 4 della tangenziale, scaricare velocemente i passeggeri in via Sanseverino e in via Jedin e quindi a raggiungere i parcheggi a Trento nord.



Da lì non si muoveranno più in città: chi dovrà lasciare la città in pullman, raggiungerà l’interporto con un servizio navetta non stop dalla rotonda dei caduti di Nassiriya e i torpedoni lasceranno il capoluogo attraverso l’autostrada.

Per quel che riguarda auto e camper, chi raggiungerà la città dalla Valsugana troverà parcheggi a Pergine, in via Tamarisi e nel piazzale dell’ex Number. A Civezzano sarà attivo invece il posteggio gestito dai locali vigili del fuoco volontari a lato del centro commerciale Europa.

In città e nelle vicinanze sono state approntate aree di sosta all’ex Arcese a Ravina, all’ex Cofrut in via della Cooperazione a Mattarello, all’ex Soa ad Aldeno. Non solo: anche via della Gotarda a Romagnano sarà chiusa al traffico e trasformata in parcheggio: sarà attivato un senso unico in direzione sud accessibile fino all’esaurimento dei posti, presidisposti lungo una delle due corsie di marcia.

Aldeno sarà comunque regolarmente raggiungibile tramite la provinciale della Destra Adige, fatti salvi gli inevitabili rallentamenti che si avranno nei pressi del ponte di Ravina per la vicinanza con l’area di via al Desert. Nove, in tutto, i posti tappa attivati a cura degli alpini, con volontari che avranno il compito di indirizzare il traffico nei parcheggi liberi del circondario di Trento, come già stanno facendo peraltro già da almeno un paio di giorni a questa parte.

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