Nuovo ospedale Not: si riparte a luglio

La giunta provinciale ha recepito ieri le indicazioni arrivate del Consiglio di Stato per la realizzazione del nuovo ospedale di Trento. La nuova road map prevede, come ipotesi, che il nuovo bando venga pubblicato nel luglio del 2018 e la realizzazione dell'ospedale in circa 76 mesi. 

Ma che cosa aveva previsto lo scorso mese di febbraio il Consiglio di Stato? Che per evitare di incorrere in nuovi contenziosi, la Provincia di Trento avrebbe dovuto rinnovare la gara per il Not, il Nuovo ospedale trentino, «sempre nella forma della finanza di progetto». E la gara dovrà «essere ripresa dalla fase di presentazione delle offerte». Insomma, i quattro raggruppamenti che avevano partecipato alla gara originaria - che avevano come capogruppo Cmb scarl, Pizzarotti & C spa, Impregilo spa e Impresa di Costruzione ing. e Mantovani spa - non hanno alcun diritto ad essere risarciti, ma hanno invece il diritto di continuare a partecipare alla gara.  

Al Consiglio di Stato, il 21 novembre scorso, la Provincia si era rivolta chiedendo chiarimenti in ordine alla modalità con cui avrebbe dovuto ottemperare alla citata sentenza del 2014 con cui il giudice amministrativo aveva dichiarato illegittima la composizione della commissione giudicatrice e indicato che la Provincia avrebbe potuto «procedere alla rinnovazione 
della gara a partire dalla fase di presentazione delle offerte». Com'è noto, sulla base di quella sentenza, la Provincia, con determinazione del 16 giugno 2016, aveva revocato la gara, bandendone un'altra per il «Pst» (Polo ospedaliero trentino), rivedendo il progetto e, soprattutto, rinunciando alla finanza di progetto. Una revoca contestata da Cmb e Salini-Impregilo a cui il Consiglio di Stato (con sentenze del 25 e 29 settembre 2017) ha dato ragione, annullandola, costringendo la Provincia, nel Monopoli del 
nuovo ospedale, a ritornare alla casella di partenza. La scelta, inevitabile, è stata quella di chiedere «chiarimenti», per capire come ottemperare alla sentenza del 2014 ed evitare ulteriori inciampi giudiziari per la grande opera da 300 milioni di euro. 

Ora arriva la decisione di procedere con la riattivazione della gara in project financing del 2011 per la costruzione dell'edificio ospedaliero, mentre per gli altri edifici previsti dall'annullato progetto di polo sanitario trentino del 2016 e per la viabilità esterna si procederà attraverso una progettazione e appalti separati. Il tutto è stato proposto dall'assessore Mauro Gilmozzi. 

Alla luce delle sentenze, la Provincia ha attivato le proprie strutture amministrative competenti per materia, nonché l'Avvocatura, per accertare gli effetti giuridici sul concorso di progettazione in atto e soprattutto per verificare le condizioni ed i termini entro cui adempiere alle pronunce dei giudici amministrativi. La Provincia ha, inoltre, chiesto al Consiglio di Stato un chiarimento sui principi a cui dovrà uniformare la propria azione amministrativa per mettere in atto correttamente le sentenze. Da qui le decisioni assunte oggi, che sostanzialmente ripristinano la situazione giuridica della gara bandita nel 2011.

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