Infortuni sul lavoro in aumento «Ma è la ripresa economica»

di Andrea Bergamo

La crisi economica ha fatto slittare in secondo piano il tema della sicurezza in cantieri, fabbriche e uffici. Una questione che torna al centro della festa del Primo Maggio promossa dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil del Trentino al polo sportivo don Onorio Spada di Villazzano. Una giornata di festa, musica e iniziative sportive nel corso della quale non mancheranno i momenti di riflessione sul diritto ad un lavoro sicuro e sull’importanza della prevenzione e della formazione con l’obiettivo di contenere i rischi di incidenti e infortuni nei luoghi di lavoro.


Un tema di grande attualità, se si pensa che nel 2017 le denunce di infortunio erano state 8.874, cresciute di circa cento unità rispetto all’anno precedente. «Un incremento - rilevano i sindacati - legato anche alla ripresa economica. Ma ci sono settori e tipologie di lavoro dove la sicurezza non è ancora un diritto dei lavoratori». Va comunque detto che le politiche promosse nel corso dei decenni dagli enti bilaterali hanno portato al raggiungimento di risultati importanti in questo campo: basti pensare che negli ultimi 21 anni in Trentino la decrescita delle denunce di infortunio ogni mille occupati è pari al 44,6%, mentre il dato altoatesino è «solo» del 23%.


«Ogni infortunio è una sconfitta» ha osservato il segretario della Cgil Franco Ianeselli, secondo il quale la nuova economia fondata sulle tecnologie non sempre è utile per proteggere i lavoratori dagli infortuni. Secondo il numero uno della Cisl Lorenzo Pomini è necessario lavorare maggiormente sull’informazione all’interno delle imprese, dove non sempre si presta attenzione ai limiti delle persone che - in qualche caso - chiuderebbero un occhio rispetto agli obblighi per rispettare gli impegni. Un ruolo importante potrebbe essere assunto dalle scuole , affinchgé i giovani non siano impreparati quando si affacceranno sul mondo del lavoro. «l lavoro precario, in particolare, è poco sicuro perché porta il dipendente a sentirsi meno coinvolto nell’organizzazione aziendale e ad investire meno nella propria sicurezza, anche a causa di ritmi di lavoro particolarmente sostenuti - ha affermato Pomini -. Lo stesso vale per chi è inserito nell’organico e deve affrontare del lavoro straordinario».

Impossibile dimenticare i lavoratori autonomi: «I tempi di consegna sempre molto ristretti fanno sì che anche queste categorie vengano spesso coinvolte in infortuni».
Infine il segretario della Uil Walter Alotti ha ricordato l’importanza di investire sulla prevenzione degli incidenti: «Gli ispettori sono spesso impegnati in attività di tipo giudiziario che lascia poco spazio alle verifiche sul campo . L’auspicio è che l’aumento degli assunti in Provincia comporti un rafforzamento dell’organico degli ispettori Uopsal».

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