Concerti e musica «liberi» nei tre giorni di Adunata

«Sarà una grande festa» ha detto l’altro giorno il sindaco Andreatta alla presentazione dell’Adunata degli alpini, invitando i cittadini di Trento a buttarsi nella mischia. Una festa di popolo e anche una festa di musica, grazie ad una serie di eventi collaterali organizzati dal Comitato organizzatore ma anche ai concerti e alle performance di intrattenimento che vorranno organizzare i privati nei locali della città, nelle palestre, nei teatri, nelle sale circoscrizionali o in qualsiasi altro spazio che possa adattarsi all’esibizione di band o singoli musicisti.


In coerenza con questa impostazione il Comune ha dettato le regole della festa. O meglio le deroghe ai vincoli normalmente in vigore, deroghe che assomigliano molto a quelle applicate in occasione della Magica Notte durante le feste vigiliane, non a caso esplicitamente richiamata nella determinazione della dirigente del Servizio urbanistica e ambiente. Con la differenza che la festa non durerà solo una notte ma tre intere giornate, da giovedì 10 a sabato 12 maggio, mentre per domenica 13 i riflettori saranno tutti concentrati sulla sfilata di decine di migliaia di alpini, che in serata lasceranno la città.


Innanzitutto va detto che all’interno della zona rossa, il perimetro che comprende la ztl allargata a piazza Dante e dintorni, dove saranno concentrate tutte le iniziative, anche musicali, organizzate direttamente dal Comitato organizzatore dell’adunata, i concerti potranno essere fatti solo in ambiente interno. La fascia oraria entro cui saranno permessi va dalle 15 alle 2 di notte con porte chiuse, naturalmente compatibilmente con l’afflusso e il deflusso delle persone. Fuori dalla zona rossa l’attività musicale potrà essere svolta anche all’aperto, sui plateatici dei locali o in giardini privati, nella fascia oraria tra le 15 e le 24 con eventuale prosecuzione all’interno fino alle 2.


Per la musica all’aperto restano valide le regole generali di minimizzazione del possibile disturbo: batteria e strumenti a percussione non dovranno essere amplificati; i diffusori sonori dovranno essere orientati verso l’area di svolgimento dell’intrattenimento; il volume dovrà essere contenuto entro limiti accettabili rispettando il limite di 70 decibel misurato in facciata degli edifici residenziali circostanti; dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari per ridurre al minimo le emissioni rumorose e le esibizioni dovranno essere immediatamente sospese, anche su semplice richiesta verbale degli organi di vigilanza, in caso di violazioni o di contrasto con concomitanti manifestazioni pubbliche già programmate dal Coa, come le sfilate con fanfara.


In ogni caso ogni evento dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Polizia amministrativa della Provincia e sottostare agli obblighi del pagamento dei diritti Siae. Eventuali violazioni a orari, modalità e limiti elencati nel provvedimento del Comune comporteranno l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 61 del regolamento di Polizia urbana, che vanno da un minimo di 27 a un massimo di 534 euro a seconda della gravità della violazione riscontrata.

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