La guerra dei supermercati Md contro Aldi in tribunale

di Franco Gottardi

Si sposta in tribunale la battaglia tra supermercati scattata nella zona nord della città. La società MD spa, nella persona dell’imprenditore bolzanino Patrizio Podini, ha chiesto di inibire lo svolgimento dell’attività commerciale recentemente aperta da Aldi, la catena tedesca di discount che ha inaugurato il suo primo supermercato a Trento il primo marzo scorso.

Il ricorso d’urgenza, ex articolo 700 del codice di procedura civile, è stato presentato da MD, che in città gestisce due supermercati, uno all’altezza della rotatoria del Bren Center e l’altro a Trento sud, assieme a Sequenza spa, altra società del gruppo rappresentata da Maria Luisa Podini.

La ragione per cui chiedono ad Aldi, alla società Idea 015 srl, proprietaria dell’immobile dove la catena tedesca ha aperto, e al Comune di bloccare l’attività di vendita e riesaminare i permessi rilasciati è una supposta disparità di trattamento. I Podini con Elma spa sono proprietari dei terreni che sorgono immediatamente a valle dell’area ex Sloi di via Maccani e da diversi anni chiedono al Comune il permesso di costruire, sganciandosi dalla norma di piano regolatore che impone anche a loro di sottostare alle regole valide per i terreni inquinati di Trento Nord e impediscono di muoversi prima dell’avvenuta bonifica complessiva.

Qualche mese fa hanno presentato un nuovo progetto di lottizzazione per la costruzione sui 24.000 metri quadri compresi tra l’ex Sloi e via Vittime delle Foibe di 250 appartamenti e di spazi commerciali. Anche Aldi, prendendo in affitto l’edificio che un tempo ospitava una concessionaria di auto a valle dell’area ex Carbochimica, opera all’interno della zona soggetta a bonifica.

Da qui la protesta dei Podini che ritengono di essere stati torteggiati, perdipiù da una diretta concorrente nel settore della grande distribuzione. In realtà la differenza sta nel fatto che quello come altri edifici a vocazione commerciale nelle aree di Trento nord sono già utilizzati e non necessitano di scavi e movimenti terra. Sarà comunque il giudice Massimo Morandini a stabilire chi ha ragione. Una prima udienza si è svolta mercoledì mattina e il magistrato ha raccolto istanze e documentazione delle parti, riservandosi una decisione dopo aver esaminato le carte.

Il Comune, a cui viene chiesto di riesaminare le Scia presentate da Idea 015, verificare l’attività avviata da Aldi e valutare l’annullamento in autotutela del proprio silenzio-assenso ai permessi di avviare l’attività commerciale, si è costituito nel procedimento dando incarico di difesa all’avvocato Angela Colpi, dell’Avvocatura comunale, e stanziando la somma di ventimila euro a copertura di un’eventuale soccombenza nel giudizio.

L’iniziativa dei Podini riporta all’attenzione l’annosa vicenda delle bonifiche dei terreni di Trento nord che si trascina da decenni e non sembra aver fatto negli ultimi tempi passi avanti. Una recente riunione del Consorzio di bonifica, di cui fanno parte i proprietari dei terreni ex Sloi ed ex Carbochimica, ha posto in rilievo come non ci siano ancora notizie dal ministero dell’ambiente sul piano di caratterizzazione delle aree presentato ormai tre anni fa e per il quale erano stati richiesti alcuni correttivi. Una situazione di difficile soluzione a causa degli altissimi costi di bonifica che occorre affrontare.

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