Cantina Opera, nuovo sequestro In un magazzino di Pinzolo oltre 7mila bottiglie di spumante

Nuovo capitolo dell’inchiesta sulla bancarotta fraudolenta che vede coinvolti otto soggetti che ruotano attorno alla cantina «Opera Cembra».

La guardia di finanza è tornata in azione ieri, sequestrando oltre settemila bottiglie di spumante Doc non etichettato, nascoste in un magazzino privato di Pinzolo.

I finanzieri, dopo l’operazione condotta dieci giorni fa nei confronti della nota azienda vitivinicola in fallimento che ha portato al sequestro a Verla di Giovo di duecentomila bottiglie di spumante per un valore, alla produzione, di oltre 1,5 milioni di euro, hanno continuato le indagini per verificare se vi fossero stati altri episodi di sottrazione di beni dall’attivo fallimentare dell’azienda.

Le attività investigative si sono concentrate su due elementi: la raccolta di informazioni sul territorio e l’esame delle riprese video operate attraverso le videocamere dei comuni della valle, per intercettare tutti i movimenti sospetti di automezzi.

Dall’incrocio delle informazioni i finanzieri hanno individuato a Pinzolo un magazzino privato riconducibile a uno dei professionisti indagati: le Fiamme Gialle, richiesto un decreto di perquisizione e sequestro alla Procura della Repubblica di Trento, hanno trovato, nascosti nel magazzino dietro alcuni grandi pannelli termoisolanti, circa 5.300 litri di vino spumante Doc (contenuto in 7.056 bottiglie), «oggetto di fraudolenta distrazione dall’attivo fallimentare», per un valore complessivo, al dettaglio, di oltre 120.000 euro.

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