Colpito da un furgone, era a piedi in tangenziale

di Marica Viganò

Ritrovarsi con una mano rotta al pronto soccorso può essere un piccolo miracolo. Soprattutto se si è rischiato di essere investiti da un furgone. 
Deve ringraziare il cielo l'uomo di 53 anni che - senza rendersene ben conto, dato lo stato di alterazione - stava camminando nel mezzo di una corsia della tangenziale nel cuore della notte e che, grazie ai pronti riflessi di un automobilista, è solamente stato sfiorato dal mezzo in transito. Gli stessi soccorritori sono rimasti increduli di fronte alla dinamica dell'accaduto.  

L'investimento è avvenuto pochi minuti prima delle 3, nella notte tra mercoledì e giovedì. Il conducente di un furgone Mercedes, al lavoro per conto di una ditta, stava percorrendo la tangenziale ovest in direzione sud quando all'altezza dell'ex Crm (ora Centro integrato) si è trovato di fronte la sagoma di un uomo, in mezzo alla strada. 
L'automobilista ha subito frenato, cercando di evitare la persona. C'è riuscito solo in parte: lo specchietto laterale del mezzo ha colpito il pedone alla mano. Sono stati chiamati i soccorsi. In tangenziale si sono portati l'ambulanza, la volante della questura ed i vigili del fuoco permanenti di Trento, che si sono occupati della parziale chiusura della tangenziale: a quell'ora il traffico è quasi inesistente, ma era necessario mettere i soccorritori nelle condizioni di lavorare in sicurezza.  

L'uomo ferito, nato in Germania, è stato trasportato all'ospedale di Trento, medicato e trattenuto in osservazione breve. All'arrivo dei soccorritori era confuso, non solo per lo shock dell'incidente: l'uomo, secondo quanto emerso dagli accertamenti, aveva esagerato con l'alcol. Dato lo stato di ebbrezza, non si sarebbe dunque reso conto di trovarsi lungo una strada a scorrimento veloce dove è vietato l'attraversamento pedonale.
Nel pomeriggio è stato dimesso dal Santa Chiara, con una prognosi di trenta giorni: una guarigione lenta, ma si tratta pur sempre di un lieto fine, per un incidente dalla dinamica paurosa.

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