Gelo, altri 30 letti disponibili per chi non ha una casa

Arriva il freddo siberiano. E le città di Trento e Rovereto si attrezzano per far fronte all’emergenza «gelo» che, per tutta la settimana, dovrebbe portare le temperature minime di gran lunga sotto lo zero. Saranno circa 30 i posti aggiuntivi per l’accoglienza delle persone senza fissa dimora, che vanno a sommarsi ai 232 disponibili nei dormitori per ospitare i bisognosi durante tutta la stagione invernale (da novembre ad aprile).

La conferma della creazione in via emergenziale e temporanea di circa 30 posti letto arriva da Roberto Pallanch del Servizio provinciale Politiche sociali, referente dell’attività dello Sportello unico per l’accoglienza delle persone senza dimora. «Siamo pronti ad aiutare chi ha bisogno di un posto caldo in cui passare la notte - dice - Molte strutture hanno dato disponibilità di qualche letto aggiuntivo». In sostanza, in parecchi dormitori si allestiranno giacigli di emergenza appoggiando i materassi a terra, cercando ulteriori letti da mettere a disposizione degli ospiti, sfruttando alcune brande o i divani presenti nelle «stanze relax». Insomma, da oggi fino a venerdì gli ospiti si «stringeranno» un pochino rinunciando a qualche spazio comune (sala tv) o accogliendo (dove possibile) qualche persona in più all’interno delle varie stanze da letto.

Ed i 30 nuovi posti dovrebbero essere sufficienti a soddisfare le esigenze dei senza tetto che gravitano su Trento e Rovereto. «In lista d’attesa con regolare richiesta rivolta allo Sportello unico - chiarisce Pallanch - ci sono circa 30 persone. Quindi, i bisogni dovrebbero trovare piena soddisfazione». Così non fosse, esiste un «piano B». «Abbiamo a disposizione un container - afferma - per la gestione dell’emergenza attraverso l’attivazione di alcuni volontari». Tuttavia, questa soluzione alternativa verrà impiegata solamente in caso di estrema necessità, proprio per garantire il carattere di temporaneità ed emergenzialità dei nuovi posti letto resi disponibili. «Stiamo monitorando costantemente - aggiunge Pallanch - le previsioni di MeteoTrentino. Ad oggi (ieri per chi legge, ndr) pare che le temperature minime non dovrebbero scendere sotto i meno 7 gradi. Il picco di freddo dovrebbe verificarsi tra le giornate di domani e mercoledì».

Questa mattina le diverse realtà che siedono al Tavolo di inclusione sociale in favore di persone in situazione di emarginazione faranno il punto della situazione al fine di valutare eventuali altre strategie da mettere in campo. Probabilmente (ma la decisione definitiva verrà presa oggi) i 30 posti «straordinari» non saranno assegnati con stretto passaggio dallo Sportello unico. O meglio, chi è in lista d’attesa sarà certamente contattato telefonicamente. «Ma probabilmente parte del lavoro di assegnazione verrà svolto dall’Unità di strada - spiega - Che, a fronte delle esigenze riscontrate sul territorio, sarà in grado di indicare ai bisognosi l’esatto dormitorio in cui recarsi per trovare un letto libero in cui passare la notte».

Pallanch ricorda anche che, negli ultimi tre anni, l’emergenza che ha richiesto l’aggiunta di posti letto rispetto al totale disponibile per l’inverno è stata quella dello scorso febbraio (nella prima decade). Quando una decina di posti aggiuntivi vennero allestiti in via Endrici. «Qualche anno fa - ricorda - il piano straordinario di emergenza per l’accoglienza dei senza dimora portò all’apertura della stazione dei treni, con la messa a disposizione di una sala d’aspetto. Oggi, tuttavia, grazie alla sinergia dei diversi soggetti che operano nel settore possiamo fronteggiare le emergenze «straordinarie» con l’attivazione di un numero limitato di letti». Infatti, i 232 posti (su Trento e Rovereto) riescono a dare soddisfazione a tutte le necessità della «normale» emergenza freddo (da novembre ad aprile).

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