Ladri «acrobati» a Trento nord S'arrampicano sui muri di sera

di Marica Viganò

Non solo furti nei garage: la banda che in questi giorni è in azione in città ha colpito anche in alcuni appartamenti di Trento nord, portando via gioielli e contanti. I ladri, agili e senza scrupoli, sono entrati in azione all’ora di cena. Sono stati visti dal proprietario di una villetta, che ha notato un’ombra scavalcare il muro di cinta e ha subito avvisato le forze dell’ordine. L’abbaiare del cane ha fatto scappare i malintenzionati, che all’arrivo della polizia si sono nascosti: sono tornati a colpire nuovamente quando gli agenti - dopo un controllo della zona - se ne sono andati.

I furti sono avvenuti attorno alle 19, tra Centochiavi e Melta, nella zona che si trova «sopra» la rotatoria. «Noi non eravamo in casa a quell’ora, ma c’erano i nostri vicini. Le luci erano accese sia al piano di sotto, che in quello di sopra» spiegano Daniela De Rosa e Pietro Faverzani, che abitano al secondo piano della palazzina. Si sono accorti dell’accaduto alle 22, al loro ritorno da un breve viaggio a Brescia. «Abbiamo aperto la porta di casa: l’armadietto all’ingresso aveva i cassetti aperti. Ci siamo guardati attorno e anche in salotto c’era disordine. Le camere da letto erano un disastro: è stato ribaltato tutto ciò che c’era nell’armadio, i cassetti sono stati estratti con così tanta forza che alcuni si sono rotti - spiegano - Di solito a casa all’ora di cena c’è sempre qualcuno: ieri (mercoledì sera, ndr) è stata una delle rare volte che siamo tornati tardi».

I ladri sono entrati dal retro, con il rischio di essere visti dagli inquilini del condominio vicino. Si sono arrampicati sul terrazzo, come testimoniano le impronte delle scarpe sul muro, e con un paio d’arnesi - si presume un piccolo «piede di porco» ed un cacciavite - sono riusciti a forzare una portafinestra. «Hanno alzato le tapparelle e nonostante gli infissi antiscasso sono entrati senza fare troppi danni. In compenso hanno messo la casa a soqquadro» spiegano. I malviventi cercavano contanti e preziosi.

A casa di Daniela De Rosa e Pietro Faverzani hanno portato via alcuni gioielli e pure le medaglie d’oro di Itas ricevute dalla signora Daniela per i 25 ed i 35 anni di lavoro presso il gruppo di assicurazioni. Si sono presi il tempo di scegliere gli oggetti preziosi, scartando l’argento e la bigiotteria, ma per la fretta non hanno frugato ovunque. E ieri mattina, terminato il sopralluogo della scientifica, con sorpresa ed emozione Daniela De Rosa ha ritrovato alcuni gioielli che pensava fossero stati rubati. «Sono ricordi di famiglia. Almeno qualcosa mi è rimasto» spiega.

La polizia dunque è intervenuta ben due volte mercoledì sera (alle 19 quando un vicino ha visto un uomo scavalcare il muretto e alle 22 quando è stato scoperto il furto a casa De Rosa-Faverzani), e ieri mattina è stato effettuato un accurato sopralluogo della scientifica. Le impronte ritrovate confermerebbero che i ladri - almeno due quelli entrati in casa, più un «palo» - indossavano i guanti. I malviventi potrebbero essere gli stessi che hanno rubato nei giorni precedenti nei garage di via Talvera a Gardolo.

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