In città manifesti anti-vaccini «Prima vengono i nostri figli»

Negli stessi giorni in cui l’Azienda sanitaria ha avviato i colloqui-ultimatum per i bambini che hanno tra i e i 6 anni e non sono in regola con il calendario vaccinale, l’associazione Vaccinare Informati ha attaccato in città una serie di manifesti contro l’obbligo e le sanzioni previste.

«Mi chiamo non conforme - si legge - . A settembre non potrò più andare all’asilo. Chiedo semplicemente il diritto di essere bambino. Rompi il silenzio. Libertà di scelta vaccinale».

I genitori dell’associazione non amano essere chiamati no-vax, ribelli o con altri appellativi. «Siamo genitori, che vogliamo conoscere, capire, che cosa è la pratica vaccinale e che rischi ha questa pratica, perchè purtroppo, anche se non si vuole credere, questa pratica ha dei seri rischi e i genitori che sono i primi soggetti responsabili del benessere dei loro figli hanno tutto il diritto di essere informati correttamente dalle strutture preposte e le strutture preposte hanno il dovere di dare tutte le risposte atte a chiarire i nostri dubbi. Se non ci riescono, evidentemente c’è qualcosa che non funziona, non nei genitori, ma nel sistema. Per noi, prima vengono i nostri figli come giusto che sia».

Il muro contro muro dunque prosegue. Da una parte l’Azienda sanitaria e la Provincia portano avanti le prescrizione dettate a livello nazionale dalla ministra Beatrice Lorenzin che prevedono sanzioni amministrative tra i 100 e i 500 euro ma soprattutto l’esclusione da asili e materne per i bambini sotto i 6 anni.

Sabato sulla questione vaccini si sono riuniti a Trento i pediatri di Trentino e Alto Adige per l’iniziativa «Vaccinando su e giù per lo stivale», un’occasione per fare il punto della situazione e per i professionisti formarsi per poter fornire risposte competenti ai tanti genitori che sollevano dubbi e paure. In occasione del convegno sono stati forniti i dati 2017 che hanno evidenziato un aumento della copertura tra i piccoli che al 31 dicembre avevano 24 mesi, ossia la Corte 2015. Si parla di un aumento del 0,9% per il vaccino esavalente passato dal 93 al 93,9% e del 4% per quello contro il morbillo che è passato dall’87 al 91%.

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