I redditi top dei dirigenti di società pubbliche I più ricchi Sebastiani e Perderzolli

Franco Sebastiani vicepresidente del Catullo è il Paperone tra i manager pubblici trentini 

Franco Sebastiani vicepresidente del Catullo è il Paperone tra i manager pubblici trentini nominati all’interno di società o enti che devono passare per l’ok del governo nazionale o che siano finanziati in maniera consistente dallo Stato.

Per l’ex presidente di Trentino Trasporti, infatti, nel 2017 il reddito complessivo lordo dichiarato era pari a 101.725 euro. Nel corso dell’anno scorso, poi, ha assunto anche la funzione di sindaco effettivo di Coopersviluppo srl e commissario della Cooperativa La Ruota.

Armando Pederzolli, vicepresidente di Trento Fiere spa, ha dichiarato 49.637 euro, Massimiliano Rizzoli, direttore del Conservatorio di musica Bonporti ha dichiarato una Ford Galaxy del 2006 nel patrimonio e 39.197 euro nella dichiarazione dei redditi.

Il suo omologo sudtirolese, il direttore del Conservartorio di musica Monteverdi di Bolzano, nello stesso periodo ha dichiarato un reddito più che doppio e pari a 79.970 euro. Una curiosità riguarda l’auto posseduta da Heinrich Unterhofer che è una macchina d’epoca, ovvero una Salmson S4DA da 10 cavalli. Tra gli altri sudtirolesi troviamo Thomas Mur con la qualifica di direttore della Fiera di Bolzano. Per lui l’anno scorso un reddito dichiarato complessivo lordo di 24.995 euro e, tra il parco macchina, una Audi A6 immatricolata nel 2012.

Tra le curiosità dell’elenco dei titolari di cariche direttive di compentenza nazionale, anche quella del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. Per lui che nel 2017 aveva un reddito lordo di 192.335 euro anche due immobili in val di Non: si tratta di due fabbricati in comproprietà al 20% nel Comune di Sarnonico.

Nel Bollettino è indicato il reddito complessivo contenuto nella dichiarazione dei redditi 2017 anno di imposta 2016, percepito da presidenti, vicepresidenti, amministratori delegati e direttori generali di istituti e di enti pubblici, anche economici, la cui nomina, proposta o designazione o approvazione di nomina sia demandata al governo nazionale; presidenti, vicepresidenti, amministratori delegati e direttori generali delle società al cui capitale concorrano lo Stato o enti pubblici, nelle varie forme di intervento o di partecipazione.

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