Ferito da un colpo di pistola Il cane Cico salvo per miracolo

Cico è vivo grazie a un delicatissimo intervento chirurgico: qualcuno gli ha sparato da alcune decine di metri di distanza con una di quelle pistole che si usano nei poligoni di tiro, rischiando di ucciderlo. Il proiettile di plastica che lo ha colpito era grande quanto una moneta da un euro.

L’episodio, sul quale stanno indagando i carabinieri, è accaduto a Mezzocorona. Cico è un pastore meticcio di due anni dal carattere dolcissimo: mercoledì è scappato dalla casa di Michele Carli in via Egheti e non è tornato a casa fino al mattino seguente. «Quando non lo abbiamo visto rientrare, ci siamo preoccupati - è il racconto della madre del proprietario -. Giovedì lo abbiamo trovato davanti alla porta d’ingresso, sanguinante». Immediatamente è scattata la corsa dal veterinario, che ha operato l’animale d’urgenza.

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«Il proiettile ha lesionato gravemente la muscolatura della spalla e si è fermato sull’osso della scapola - spiega il dottor Roberto Guadagnini della clinica veterinaria Zoolife -. Se il cane fosse stato ferito pochi centimetri più indietro, il proiettile avrebbe colpito mortalmente il cuore. Abbiamo operato subito Cico e ricostruito muscoli e gli altri tessuti».

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Ora il cane è coccolato e curato amorevolmente dalla sua famiglia: «Per fortuna si riprenderà, ma avrà bisogno di un mese di cure per tornare ad essere l’animale felice di prima» osserva il veterinario. La famiglia Carli non riesce a darsi pace per quanto è accaduto: «Viviamo in una zona di campagna e qui attorno quasi tutti sono proprietari di qualche animale. Tutti conoscono il nostro Cico e nessuno gli avrebbe fatto del male» commenta la signora, che ora si sta prendendo cura dell’animale.

Immediatamente è scattata la denuncia del grave episodio alla stazione dei carabinieri di Mezzolombardo, che ora sono al lavoro per individuare la persona che ha sparato al cane. I proprietari escludono che qualcuno possa aver ferito Cico per colpire indirettamente loro: «Non abbiamo problemi con nessuno. È più probabile che chi gli ha sparato fosse infastidito dalla sua presenza» afferma la madre di Michele Carli, che aggiunge: «È la prima volta che accade un episodio così grave, alcune persone sono davvero crudeli».

Va detto che il cane era già scappato da via Egheti in passato, ma i proprietari sostengono che l’animale non si sia mai allontanato per più di un paio di chilometri: «Forse ha trovato qualche cagnolina nella zona che porta al monte di Mezzocorona... È sempre tornato a casa dopo qualche ora di assenza e quando mercoledì sera non lo abbiamo visto abbiamo pensato che potesse essergli successo qualcosa. Ora speriamo che i carabinieri riescano a risalire a chi gli ha sparato».

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