Calzino con calamita per bloccare il cronotachigrafo

di Marica Viganò

Era da ore che l’autista macinava chilometri al volante del suo camion. Tuttavia dal cronotachigrafo - il dispositivo obbligatorio che registra la velocità del veicolo, la distanza percorsa e, soprattutto, i tempi di guida del conducente - risultava che il mezzo era in pausa. L’autista ha dapprima finto di non capire le contestazioni dei carabinieri, ma alla scoperta del sistema utilizzato per bloccare il dispositivo non ha più potuto negare la manomissione.

La calamita per bloccare il cronotachigrafo era nascosta in un «fantasmino» da donna. Calzino che i carabinieri hanno notato sopra l’albero di trasmissione del camion. Per l’autista, originario dell’Est Europa, sono scattate le contestazioni, che hanno comportato una multa salata, il ritiro della patente e il fermo del mezzo, oltre ad una denuncia penale.
Il controllo del mezzo è avvenuto giovedì mattina sulla statale della Valsugana, all’altezza di Castelnuovo. I carabinieri del radiomobile di Borgo Valsugana, nel corso delle verifiche alla circolazione dei mezzi pesanti, hanno seguito per qualche chilometro e poi fermato un camion con targa romena, che viaggiava verso il Veneto. Lo hanno fatto accostare in una piazzola di sosta, in modo che il controllo avvenisse in sicurezza.

La documentazione relativa al mezzo e la patente del conducente erano a posto. I militari, come prassi quando vengono fermati mezzi pesanti, hanno verificato il funzionamento del cronotachigrafo per conoscere i tempi di guida e controllare il rispetto delle ore di riposo del conducente. È stato a quel punto che sono sorti i problemi. Il dispositivo indicava che il mezzo pesante era in pausa anziché su strada: evidentemente era stato azionato un congegno - ne sono diffusi di due tipi, a pulsante o a calamita - che bloccava la trasmissione dei dati dal motore al cronotachigrafo. Il conducente, a domanda precisa, non ha saputo spiegare il perché il dispositivo fosse inattivo. Di fronte alla poca collaborazione dello straniero, i carabinieri hanno proceduto con un’approfondita ispezione del mezzo, scoprendo sotto la cabina, dove c’è albero di trasmissione, un calzino da donna, cucito all’estremità. Non si trattava di una curiosa dimenticanza, ma di un sistema per nascondere e contenere la calamita che manomette il cronotachigrafo.

All’autista è stata ritirata la patente, con il permesso di condurre il mezzo fino al confine ed in divieto di rientrare in territorio italiano fino a che non si fosse messo in regola. Il camion è stato sottoposto a fermo, vincolato al pagamento della sanzione di circa 1.800 euro. Il romeno alla guida è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver rimosso apparecchi atti a prevenire incidenti o infortuni sul lavoro.


Lungo lo stesso tratto di statale, lo scorso autunno, i carabinieri del radiomobile di Borgo avevano «pizzicato» un altro camionista che viaggiava con cronotachigrafo manomesso. Anche in quel caso i militari avevano trovato una calamita che alterava le funzioni del cronotachigrafo digitale, facendo registrare un periodo di riposo anziché di lavoro. L’autista, un 44enne bosniaco, era stato multato e denunciato.

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