Biglietti sul cellulare per 20.000 Tagliandi scontati, ok della Provincia

La Provincia apre la concorrenza alla vendita sui telefonini, scontata del 10% sul prezzo ordinario del biglietto, dei titoli di viaggio per bus, corriere e treni provinciali della Trento-Malé. La decisione è arrivata con una delibera della giunta nell'ultima seduta di giovedì scorso. Per ora la vendita dei biglietti sui cosiddetti smartphone, arrivata a quota 100.000 e con tassi di crescita a doppia cifra, è garantita da un operatore con l'applicazione OpenMove. Ma proprio per il successo ottenuto sul mercato trentino, l'interesse per offrire il servizio dell'acquisto dei biglietti on line è stato manifestato alla Provincia da diversi operatori nazionali e internazionali. Ecco allora che la giunta ha deciso di dare l'ok alla concorrenza tra più operatori. E nei prossimi mesi saranno più operatori a offrire il servizio. 

A spiegare perché ci sono i numeri della Provincia sul fenomeno dei biglietti comprati on line attraverso il proprio cellulare o il tablet su cui è stata scaricata l'applicazione. C'è un "mercato" degli operatori interessati a vendere i biglietti del trasporto pubblico mediante telefoni e smartphone, quindi. Tanto che si sono presentati alcuni operatori perché, spiega Roberto Andreatta del Servizio trasporti, «evidentemente il contesto specifico del trasporto trentino, urbano in particolare, con l'avvio del sistema di salita dalla porta anteriore e controllo dell'autista (+400.000 euro di incassi rispetto allo scorso anno), ovvero un contesto in cui si sta lavorando bene per fare pagare tutti gli utenti, è più favorevole di altri».
Se si pensa che nei giorni scorsi Atac ha visto andare «deserta la gara per la locazione degli spazi pubblicitari sui bus (operatori scoraggiati dal lassismo e dalla precarietà dei mezzi) ed è costretta a mettere una base d'asta di 20 milioni rispetto ai 30 milioni del passato, si ha evidenza del degrado, purtroppo, di alcune realtà» continua Andreatta. 

E in Trentino i passeggeri annui con biglietto, sia urbani che extra, sono circa 4,5 milioni, di cui 1,8 milioni circa sull'urbano di Trento, segmento potenzialmente interessato a nuove forme di acquisto, più rapide e facili.
Che fetta di utenza può interessare il biglietto acquistato con smartphone?
«Abbiamo un riferimento già oggi: da qualche anno è attiva la applicazione di una newco trentina, OpenMove, che consente di acquistare sul proprio telefonino biglietti per bus, corriere e treni di tutto il territorio provinciale ed ha visto via via un incremento di utilizzatori. Certo si tratta di utenti mediamente giovani, m il trend è crescente» conferma Andreatta. E i numeri lo certificano: a marzo 2016 i biglietti venduti erano stati 3.664 con un incasso di 5.586,85, a settembre 2016 i biglietti venduti erano stati 4.721 per un incasso 7.253,80 euro con una variazione in sei mesi del 29.8%. A marzo 2017 i biglietti venduti erano saliti a 7.965 e l'incasso a 11.591,30 euro con una variazione rispetto a sei mesi prima del 59.8%. Infine a settembre 2017 i biglietti venduti erano stati 9.515 per un incasso di 13.957,15 euro: +20% su sei mesi prima. «Si tratta di 100.000 biglietti, ed assistiamo dunque ad un aumento medio del 36% del venduto ogni sei mesi, fino ad arrivare ai quasi 14.000 euro di settembre 2017 e gli utenti che hanno scaricato la App sono più di 20.000» conclude Andreatta.

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