Trento, evasori dei rifiuti braccati Tariffa, nel 2018 maggiori costi

di Angelo Conte

Aumenta di 228.000 euro il costo complessivo della raccolta rifiuti nel piano finanziario di Dolomiti Ambiente per la città di Trento. Il totale supera i 18 milioni di euro, ma come spiega la delibera della giunta comunale che ha approvato la proposta della società, le tariffe rimangono ferme al metodo di calcolo del 2017. Quindi rimangono fissi sia le cifre da applicare in base ai metri quadri e al numero di persone del nucleo familiare sia i litri minimi per gli svuotamenti annui. Chi li supera rispetto all'anno precedente, ovviamente, pagherà di più della media che, nel 2017 è stata pari a circa 193 euro annui.

A coprire i 228.000 euro in crescita rispetto all'anno precedente, a causa anche degli aumentati costi per i sacchetti con codice personale (57.000 euro circa in più), non saranno gli utenti, bensì il recupero dell'evasione e elusione tariffaria. E, se necessario, il fondo ammortamento discariche interverrà per la parte eccedente al recupero di evasione tariffaria.

I costi complessivi della raccolta e smaltimento dei rifiuti per la città di Trento è stato fissato, per il 2018, a quota 18 milioni 177.000 euro. I ricavi ipotizzati in relazione ai costi fissi, sono fissati in 12 milioni 68.800 euro, dei quali le utenze domestiche cittadine pagheranno 6 milioni 299.913,60 e le utenze non domestiche (imprese, bar, ristoranti e così via) 5 milioni 768.886,40 euro.

Il gestore del servizio, ossia Dolomiti Ambiente srl, stima per il 2018 la produzione dei rifiuti urbani 54.600 tonnellate su base annua, di cui 3.170 tonnellate per spazzamento, verde pubblico e cimiteriale. La stessa srl del gruppo Dolomiti Energia spiega che i 228.600 euro «saranno coperti dai ricavi conseguenti all'attività di accertamento dell'evasione ed elusione della tariffa rifiuti riferito alle unità immobiliari di tipo residenziale». Ma in che modo? Si intende effettuare, spiegano da De, un ricalcolo delle superfici per capire chi paga meno rispetto alla dimensione delle abitazioni.

Tra i costi aggiuntivi che si prevedono per il prossimo anno ci sono anche quelli per l'estensione agli edifici aventi fino a 13 utenze (condomini con 13 appartamenti, cioè) dell'obbligo di dotazione di un contenitore individuale per la frazione residuo. Questi dovrebbero raggiungere 352.000 euro e, se fosse necessario, sarà utilizzato il «fondo ammortamento discariche».

Tra le novità organizzative del prossimo anno, Dolomiti Ambiente srl nel proprio piano finanziario indica due aspetti in particolare che riguardano i cittadini.

Da un lato, il fatto che i sacchi azzurri per il conferimento degli imballaggi leggeri saranno identificati con un codice alfanumerico impresso a stampa, univoco per i 60 sacchetti che compongono il singolo rotolo, finalizzato ad identificare l'utente in caso di errato conferimento ma anche in caso di mancato rispetto del calendario di esposizione in strada. E ciò renderà più facile anche per i vigili urbani risalire al colpevole e multarlo. Dall'altro, la distribuzione della dotazione di sacchi per l'anno 2018 (residuo, organico, imballaggi leggeri) non sarà più effettuata dalle Circoscrizioni, ma sarà comunque garantito un servizio di prossimità, per agevolare soprattutto le persone anziane, senza automobile, dato dalla presenza di un furgone itinerante che sosterà a orari prefissati in prossimità della Circoscrizione o in punti di comoda fruibilità per gli utenti.

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