Asili nido, assegno per 1.600 Aiuti per 700 euro a famiglia

di Angelo Conte

Un primo assegno da 1,2 milioni di euro staccato in favore di 1.640 nuclei familiari che hanno i figli al nido. Una prima tranche di risorse che, in base alla normativa provinciale che taglia i costi degli asili, va a coprire una quota delle rette pagate dai genitori nel periodo che va dal gennaio a settembre del 2017. Le risorse, le prime erogate sulla base della norma taglia-costi dei nidi, sono state versate martedì dall'Apapi, l'Agenzia della Provincia per l'assistenza e la previdenza. 
In media si tratta di circa 730 euro per ciascuno dei nuclei familiari che vedono così abbassare la retta dei nidi di una quota importante, pari a circa il 40% medio. 

Il prossimo anno, poi, dovrebbero essere versate, sempre per i 1.600 che ne hanno diritto, gli aiuti che vanno a coprire le rette di ottobre, novembre e dicembre. Per altri 800 persone circa, dovrebbero arrivare altre risorse, ma si stanno facendo le ultime verifiche sui dati e sugli incroci tra le dichiarazioni su reddito e patrimonio e i database dei Comuni. In totale, alla fine, dovrebbero essere circa 2.400 i nuclei familiari che beneficeranno del contributo per tagliare le rette sui nidi, una quota molto elevate se si pensa che sono circa 5.600 i bambini iscritti ai nidi in provincia o che usufruiscono di servizi equivalenti come le Tagesmutter. 

Il contributo va a integrare l'assegno regionale al nucleo familiare: le famiglie che non ne hanno presentato domanda avranno tempo fino 31 dicembre 2017 per farlo. La Provincia ha stanziato 3,7 milioni di euro di cui 3,2 destinati agli asili nido pubblici e 500.000 euro per Tagesmutter e buoni di servizio. Il contributo è cumulabile con gli altri benefici governativi. Scopo dell'intervento è quello di ridurre il costo a carico delle famiglie per l'accesso ai servizi destinati ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Come detto, sono circa 5.640 i bambini che in media usufruiscono dei servizi per la prima infanzia. Nello specifico 3.300 nei nidi d'infanzia, 540 nei nidi familiari (Tagesmutter) e 1.800 nei servizi per la prima infanzia acquisibili mediante buoni di servizio. 

Le famiglie che hanno diritto al beneficio hanno un indicatore Icef non superiore a 0,40 per i contributi concessi a coloro che accedono al servizio di nido d'infanzia e al servizio di nido familiare (Tagesmutter), e non superiore a 0,3529411765 per coloro che accedono ai buoni di servizio. L'indicatore Icef è determinato con riferimento ai parametri in vigore per la «domanda unica». L'intervento prevede la definizione, per ciascuna tipologia di servizio, di una tariffa unica provinciale proporzionale alla condizione economica e la concessione di un contributo che copre la differenza tra i costi a carico della famiglia del soggetto che usufruisce del servizio e la tariffa unica provinciale. 

Per ciascuna tipologia di servizio la tariffa unica provinciale è ridotta del 50% in caso di nuclei familiari in cui è presente un solo genitore. La tariffa unica provinciale è aumentata del 10% per i nuclei familiari in cui sono presenti entrambi i genitori ma solo uno di essi svolge attività lavorativa. Per l'asilo nido con un Icef del nucleo familiare fino a 0.20 la tariffa mensile a tempo pieno è di 40 euro; tra 0,20 e fino a 0,40 sarà da 40 euro a un messimo di 250 euro in base all'indicatore Icef. Sopra lo 0,40 la tariffa resta invariata. 

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