Fiera, stadio e congressi: proposta per l'ex Italcementi

Un quartiere vissuto, integrato con la città. Non una nuova periferia frequentata solo in certe ore o in certi periodi dell'anno. È' l'obiettivo a cui tende la proposta del collettivo Campomarzio presentata ieri pubblicamente nella sala circoscrizionale di Piedicastello.

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Lo studio urbanistico dell'area è una libera iniziativa del gruppo di giovani architetti, ingegneri e sociologi per stimolare il dibattito. Partendo dall'ipotesi del trasferimento degli spazi espositivi del Cte nell'area Italcementi hanno buttato nero su bianco la loro interpretazione arricchendola però con altre funzioni, per evitare la nascita di uno spazio urbano inutilizzato per gran parte dell'anno. L'idea è di realizzare un grande contenitore per grandi eventi di diversa natura, integrando allo spazio espositivo un centro congressi, quello che avrebbe dovuto nascere nel quartiere delle Albere ma poi è stato soppiantato dalla biblioteca universitaria, e lo stadio del calcio, che da decenni il Comune vorrebbe spostare da via Sanseverino. Considerando un polo fieristico da 7.300 metri quadri, un po' più grande di quello attuale, la proposta di Campomarzio è quella di sfruttare la copertura per fare sul tetto il campo da calcio del nuovo stadio, dispondendo sotto le tribune gli spazi accessori per i servizi e il centro congressi. Un'idea, quella dello stadio sopraelevato, che prende spunto dagli esempi, mostrati in sala con le slides, di Neuchatel, in Svizzera, e di Belgrado. Il grande contenitore, oltre ad essere frequentato per molti giorni alla settimana e per molte ore del giorno, potrebbe usufruire degli stessi servizi accessori come bar, ristoranti, negozi, sale conferenze e un grande parcheggio esterno, ipotizzato a sud, nell'area oggi occupata dalla Motorizzazione civile e dalla Bonomelli. Uno spazio che potrebbe essere utilizzato come attestamento a due passi dal centro città, facilmente accessibile dalla tangenziale. E in quest'ottica diventerebbe fondamentale anche realizzare la nuova passerella pedonale sull'Adige, pensata come prolungamento di via Papiria che collegherebbe così Piedicastello con via Verdi, permettendo di raggiungere a piedi il centro in pochi minuti.

L'area che si pensa di utilizzare comprende i 56.000 metri quadri dell'ex Italcementi e dintorni più 17.000 metri più a sud ricavabili col trasferimento della Motorizzazione civile e la Bonomelli. L'ipotesi Campomarzio prevede 7.300 metri di polo fieristico e altrettanti di stadio, più 4.000 metri di servizi connessi e 6.000 metri di negozi. La parte residenziale occupa 13.000 metri quadri, il parco 9.500 e la piazza 8.700. Aggiungiamo il Centro Congressi da 3.000 metri e grazie alla sovrapposizione su piani diversi di alcune funzioni riusciamo comunque a farci stare tutto, compresi 41.000 metri di parcheggi (25.000 in superficie e 16.000 interrati) per un totale di 2.050 posti auto.

Questa soluzione, che riprende in parte il masterplan messo a punto un paio d'anni fa da Patrimonio del Trentino, proprietaria dei terreni ex Italcementi, permetterebbe di liberare aree preziose come l'attuale stadio Briamasco e magari anche il piazzale Sanseverino. Il quartiere, che i tecnici di Campiomarzio hanno immaginato di chiamare «Concilium», verrebbe completato da una piazza orientata verso le due ciminiere, evidentemente considerate elementi da salvare, e dalla parte residenziale nella parte nord. Qui troverebbe spazio anche lo studentato ipotizzato dalla Provincia.
Soluzioni sicuramente interessanti e suggestive che potranno essere spunto di riflessione per i decisori politici, chiamati a fare una scelta.

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