Intossicati dal monossido Anche due bimbi in ospedale

Hanno respirato i fumi del braciere per tutta la giornata. Mamma, papà e due bimbi sono finiti al pronto soccorso ieri sera per un’intossicazione da monossido di carbonio.

L’intervento dell’ambulanza è stato alle 19.30, in una palazzina in via Fersina. A chiedere aiuto era stata la donna, dopo che il più grande dei figli, 8 anni, si era sentito male, lamentava nausea e mal di testa. Anche il piccolo, che ha circa un anno, stava poco bene. Mamma e bimbi sono stati portati in emergenza al pronto soccorso del Santa Chiara, mentre è stato avvertito dell’accaduto anche il padre dei piccoli, che si trovava al lavoro ma aveva trascorso pure lui la giornata a casa respirando il monossido.

La famiglia è stata sottoposta a tutte le verifiche del caso. Le analisi hanno confermato l’intossicazione da monossido. Subito sono stati avvertiti gli operatori della camera iperbarica di Bolzano, dove padre, madre e bimbi sono stati trasferiti in tarda serata per il primo dei trattamenti previsti.

Mentre al Santa Chiara medici ed infermieri si prendevano cura dalla famiglia, i vigili del fuoco del corpo permanente sono intervenuti nell’appartamento assieme ad una pattuglia dei carabinieri per accertare le cause del malore improvviso. Nell’appartamento è stato trovato un braciere, con il quale la famiglia ha cercato di scaldarsi per tutta la giornata.

La madre ha spiegato che, nonostante i termosifoni fossero caldi, ieri mattina aveva freddo. Alle 8 la decisione di accendere il braciere, pieno di carbonella. Non c’era fiamma e la combustione è stata lenta e, dunque, ancora più insidiosa. Solo verso le 16 il braciere è stato spento. Come evidenziano gli esperti, la combustione stentata, senza fiamma (come avviene con la carbonella) per molto tempo produce in carenza di ossigeno  una grande quantità di monossido.

I vigili del fuoco permanenti, intervenuti nell’appartamento di via Fersina, hanno subito misurato le particelle di monossido presenti nell’ambiente. Lo strumento ha segnalato il pericolo non appena è entrato in funzione: c’era evidentemente un’alta concentrazione di monossido in quell’abitazione, dovuta alla combustione lenta e prolungata nel tempo. Il braciere è stato portato all’esterno dell’appartamento e subito sono state spalancate le finestre delle stanze per il ricambio dell’aria.

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