Pattinatrici morte, una frenata fatale Il camion è passato da 90 a 7 km orari

Una frenata improvvisa - con il camion passato in pochi istanti da una velocità di oltre 90 a soli 7 chilometri orari - forse accompagnata da un attimo di disattenzione da parte della conducente dell'automobile. Potrebbe essere questa la causa dello spaventoso tamponamento in autostrada che il 27 ottobre scorso, all'altezza di Mattarello, costò la vita a due giovani pattinatrici di Torino che rientravano a casa dopo aver partecipato ad una gara a Merano: Gioia Virginia Casciani di 9 anni e Gineva Barra Bajetto di 17.

La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio stradale plurimo. Indagati sono i conducenti di autovettura e mezzo pesante. Si tratta peraltro di un atto dovuto a fronte di un incidente di quella gravità. In questa fase - ricordiamo - le eventuali responsabilità sono ancora tutte da dimostrare.

Le indagini, coordinate dal pm Alessandra Liverani, sono state affidate alla Polizia stradale che ha eseguito rilievi dettagliati sul luogo della tragedia e ha sentito anche diversi testimoni. Tra questi c'è anche il conducente del camion che ha riferito di aver sentito il botto provenire da dietro. L'uomo ha confermato di aver frenato all'improvviso, ma ha precisato di averlo fatto per evitare un mezzo che gli aveva tagliato la strada.

Al volante della Ford Focus station wagon si trovava Monica Lorenzatti con a fianco la nipote Ginevra; mentre sui sedili posteriori dell'auto, pare senza le cinture di sicurezza allacciate, sedevano a sinistra la sorella gemella Graziella e a destra la figlia della conducente Gioia Virginia. In direzione sud viaggiava anche il conducente del camion di un'azienda italiana di trasporti industriali.

La relazione della Polstrada, depositata ieri, individua i primi punti fermi. Viene confermata la brusca frenata dal camion, passato da oltre 90 a 7 chilometri orari. L'auto su cui viaggiavano le pattinatrici non ha fatto neppure in tempo a frenare, segno che si trovava troppo vicina al pesante mezzo. La conducente non si è accorta per tempo del brusco rallentamento del camion e lo ha tamponato finendo con l'abitacolo incastrato sotto il pesante mezzo. Le indagini hanno invece escluso guasti o problemi tecnici ai due mezzi coinvolti nel sinistro. Sulla base di questi primi elementi raccolti si potrebbe ipotizzare un concorso di colpa da parte del camionista. Naturalmente una sua ipotetica corresponsabilità è ancora tutta da dimostrare, anche se nelle testimonianze raccolte non si trova conferma che la brusca frenata sia stata giustificata dalla necessità di evitare un'auto che aveva tagliato la strada al camion.

È probabile a questo punto che la Procura chieda di eseguire una perizia che ricostruisca nei dettagli la dinamica dell'incidente sulla base degli atti raccolti dalla Polstrada. Si procederà con incidente probatorio, dunque con un perito nominato dal giudice affiancato da eventuali consulenti tecnici di parte. Con questa formula l'elaborato peritale avrà valore di prova in caso di giudizio.

Intanto sono lentamente migliorate le condizioni delle madri delle due giovani pattinatrici decedute nell'impatto: Monica Lorenzatti è stata dimessa dall'ospedale nei giorni scorsi, mentre la sorella gemella Graziella è ancora ricoverato, ma in fase di lento recupero.

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