C'è l'ok: 13 milioni per la piscina Esultano le società sportive

di Franco Gottardi

C'è grande soddisfazione nel mondo del nuoto e degli sport acquatici trentini per il via libera al nuovo impianto delle Ghiaie. L'altra sera in consiglio comunale il presidente provinciale della Federazione nuoto, Mario Pontalti , e i responsabili delle società cittadine si sono sorbiti sei ore di dibattito e alla fine hanno gioito per il voto finale, che permetterà di concretizzare il sogno di una struttura moderna e all'avanguardia che potrà far crescere il movimento. Nonostante le tre piscine attuali infatti le società stanno vivendo un momento di difficoltà soprattutto per quanto riguarda la gestione delle manifestazioni agonistiche; le nuove regole sulla sicurezza adottate da Asis impongono un limite al numero di iscritti alle gare e al numero di spettatori. La nuova piscina olimpionica e la vasca per i tuffi, progetto da almeno 13 milioni di euro 8 dei quali di contributo provinciale, permetteranno di superare i problemi di «vecchiaia» degli altri impianti e anche di fare un salto di qualità ad atleti e società. Oggi nel periodo invernale gli atleti di vertice sono costretti ad andare fuori provincia per cercare vasche da 50 metri dove preparare le gare più importanti; dal 2022 la situazione si ribalterà e il nuovo impianto diventerà polo di attrazione per le squadre delle province vicine.

Per quanto riguarda i tuffi poi anche Trento, che dalla Aor alla Dallapè ha dato fior di campionesse alla nazionale, potrà ospitare manifestazioni di livello assoluto, cosa che non ha mai potuto fare finora. «Anche la tanto discussa piattaforma da 10 metri - spiega Pontalti - è indispensabile per organizzare le gare perché tutte le categorie si muovono assieme e quindi se non si ha a disposizione la gamma completa di trampolini e piattaforme regolamentari non si può fare nulla». Il presidente federale ora si mette a disposizione per dare i suggerimenti tecnici in fase di progettazione e assicura che al di là della fase agonistica l'impianto delle Ghiaie potrà essere ampiamente sfruttato anche da chi cerca solo uno spazio per farsi una nuotata. «Grazie al ponte mobile previsto la vasca olimpionica potrà essere divisa a piacimento e magari si potrà prevedere in orari di allenamento che una metà venga usata dagli atleti e l'altra dal pubblico» spiega.
«Gioia e soddisfazione» esprime anche Cristiano Mosca , uno dei referenti del Comitato nato due anni fa proprio con l'intento di promuovere la realizzazione del nuovo impianto. «Abbiamo fatto un grosso lavoro di analisi e approfondimento - aggiunge - e siamo contenti nel vedere che alla fine quasi tutto il consiglio comunale concorda sul progetto». 

In effetti la seduta di giovedì sera è stata tesa e anche lacerante per la maggioranza ma le divisioni non sono avvenute tanto sul progetto Ghiaie quanto piuttosto sul futuro delle altre tre piscine della città. Non solo, la mozione presentata dal sindaco e rivista e corretta con le istanze delle altre forze politiche, è stata alla fine approvata con 24 voti a favore, compresi quelli della Lega Nord, e 5 astensioni. Paradossalmente il meno contento in maggioranza è proprio l'assessore allo sport, Tiziano Uez , che ha subito senza condividerla la scelta di inserire nel progetto anche la piattaforma da 10 metri: «È la prima volta che voto una cosa in cui non credo - commenta il giorno dopo - perché mi sembra scorretto nei confronti dei cittadini spendere soldi per una struttura che useranno forse dieci tuffatori in tutto quando c'è un bellissimo impianto di questo tipo a 60 chilometri da qui, a Bolzano». 

Infuriati anche i quattro consiglieri di Insieme per Trento, che giovedì sera non hanno partecipato al voto nonostante alcune delle loro istanze siano state recepite dalla maggioranza. «Il fatto è - spiega Silvio Carlin - che non hanno accolto quella più importante, cioè l'impegno a studiare un sistema di piscine in città organizzato su tre poli che non faccia aumentare i costi di gestione. Questo come presidente della commissione attività economiche mi preoccupa molto perché saranno costi di spesa corrente che andranno a pesare sul bilancio comunale».

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