Controlli coi cani antidroga Due arresti nei parchi

Due arresti, una denuncia e oltre un etto di hashish recuperato fra i cespugli e le siepi dei parchi: è il bilancio dell'operazione antidroga condotta dai carabinieri della compagnia di Trento mercoledì pomeriggio, nel capoluogo. Un servizio mirato, effettuato con i cani antidroga del nucleo cinofili di Laives, che ha permesso non solo di fermare due spacciatori in flagranza di reato, ma anche di scoprire i luoghi in cui viene nascosto lo stupefacente, nei cespugli e negli anfratti dei parchi. Chi vende droga non ha mai con sé più di una o due dosi, un quantitativo considerato per uso personale e che non prevede l'arresto: in attesa dei clienti, le sostanze stupefacenti vengono lasciate in mezzo alla vegetazione o vicino alla strada, in un punto in cui lo spacciatore può tenere d'occhio la situazione e incontrare i clienti.

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Nell'ambito delle attività di contrasto allo spaccio, il comando provinciale dei carabinieri ha organizzato il servizio di controllo di mercoledì, con la partecipazione di decine di militari che hanno setacciato i parchi di piazza Dante, San Marco e Santa Chiara. Fondamentale l'ausilio dei cani antidroga Zeus e Falco. «Numerose le persone identificate, soprattutto giovani italiani, e trovate in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, nonché un giovane nigeriano trovato in possesso di più dosi di hashish e pertanto deferito in stato di libertà per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio» spiegano i carabinieri.

Nel parco Santa Chiara sono scattati gli arresti: i carabinieri hanno sorpreso due marocchini di 37 e di 18 anni, mentre cercavano di scappare e di disfarsi di una discreta quantità di sostanza stupefacente. I due, a cui è stato contestato il possesso ai fini di spaccio di 80 grammi di hashish e denaro contante ritenuto provento di spaccio, sono comparsi ieri davanti al giudice per la direttissima. Il procedimento si è chiuso per un imputato con il patteggiamento, mentre per l'altro imputato con un rinvio.

Nel corso dell'operazione, il fiuto dei cani Zeus e Falco ha permesso di ritrovare ulteriori 60 grammi di hashish nascosti nelle siepi.

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