Più soldi agli insegnanti più «bravi» Ogni dirigente sceglierà i migliori del suo istituto

di Patrizia Todesco

Due milioni di euro, circa 300 euro a insegnante, che saranno distribuiti a un numero limitato di docenti di ruolo per valorizzare l'attività da loro svolta. Una scelta, quella di stabilire chi potrà godere di questo beneficio economico, che spetta ai dirigenti scolastici ai quali, nelle scorse settimane, è stata inviata dalla Provincia una circolare con indicate le modalità e i criteri (stabiliti dal Comitato provinciale di valutazione del sistema scolastico) che dovranno essere tenuti in considerazione.  

L'iter per arrivare ad individuare i docenti «meritevoli» durerà praticamente quasi tutto l'anno scolastico considerato che solo ad agosto 2018 gli insegnanti potranno godere del primo bonus. La cifra sarà variabile e dipenderà dalle scelte di ogni dirigente scolastico che avrà a disposizione una cifra legata al numero di docenti a tempo determinato presenti nel suo istituto. La cifra sarà, in base alle scelte del dirigente stesso, distribuita su un numero di docenti «meritevoli» che non potrà essere troppo basso, ma nemmeno potrà essere la totalità degli insegnanti. Dunque, secondo le direttive, non è giusto premiarne troppo pochi, ma nemmeno, per evitare discussioni e scelte, accontentare tutti senza quindi raggiungere il reale scopo dell'incentivo economico che è quello di assegnare un giusto riconoscimento a chi nella scuola lavora con entusiasmo, portando metodi innovativi, incentivando e motivando i ragazzi, investendo tempo ed energie. 
In base a quanto previsto dall'articolo 87 bis della legge 5/2006 i dirigenti dovranno assegnare l'incentivo economico tenendo conto di tre criteri: la qualità dell'insegnamento, il positivo assolvimento di responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e infine per attività di sviluppo professionale, con riferimento anche ai crediti formativi acquisiti.  

In questa prima fase dell'attuazione della valorizzazione, secondo le direttive ricevute dai dirigenti, la scelta degli stessi potrà premiare tenendo conto anche solo di uno di questi tre criteri. Dunque un dirigente potrebbe decidere di destinare tutto il fondo a chi effettua attività di coordinamento di progetti, oppure ai fiduciari oppure ancora premiare i docenti che per la loro particolare didattica riescono ad elevare in modo quantificabile il livello della classe.
La tempistica per arrivare all'individuazione dei docenti da premiare prevede che entro dicembre questa novità dovrà essere presentata - in ogni istituto - al Consiglio dell'Istituzione e al collegio docenti. Entro giugno i dirigenti raccoglieranno i modelli di autocertificazione dei docenti che si «candidano» per ottenere l'incentivo economico e poi, fatta la scelta, il dirigente dovrà trasmettere l'elenco motivato al Consiglio dell'istituzione. Quest'ultimo dovrà dare il suo parere (non vincolante) e sarà poi trasmessa una relazione del Consiglio dell'Istituzione al Comitato provinciale di valutazione del sistema educativo). A quel punto saremo probabilmente arrivati ad agosto e i docenti ritenuti più meritevoli otterranno il loro riconoscimento economico.  

La valorizzazione, a differenza della valutazione dei docenti, sembra arrivata al dunque e nel 2018 sarà quindi realtà. E con le novità introdotte dalla legge di Riforma della Scuola c'era il timore di arrivare ad un dirigente scolastico «sceriffo», ad oggi quello della scelta degli insegnati ai quali assegnare gli incentivi sembra in realtà uno dei pochi «poteri» realmente conferiti.

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