Piero Fassino e il Pd Il libro domani a Trento

di Fabrizio Franchi

Ha ancora un senso la sinistra oggi? Ha un senso la costruzione di un partito che viene dalla sinistra e si propone come collettore di speranze e del centrosinistra moderato?

Piero Fassino, dirigente del Partito democratico, ex ministro, ex segretario del partito e già sindaco di Torino, affronta i temi del futuro del Partito democratico italiano in un libro uscito da poco per i tipi de La nave di Teseo (272 pagine, 19 euro). Il libro Pd davvero sarà oggetto di discussione, domani, a Trento con il direttore dell'Adige, Pierangelo Giovanetti .

Fassino non deve essere superstizioso, perché il libro sarà presentato domani (venerdì 17) alle ore 17 alla sala della Sosat in via Malpaga . Al numero civico 17, ovviamente. Ma Fassino è essere razionale e lo dimostra una volta di più in questo libro in cui ricostruisce alcuni passaggi della sinistra e del centrosinistra. Egli affronta lo sviluppo della sinistra, partendo dal 1989, dalla Caduta del muro di Berlino e quindi dalla conseguente fine del Partito comunista e dalla successiva nascita del Pds.

Lungo le pagine propone anche ricette politiche di fronte allo sfarinamento della sinistra europea. E per l'ex sindaco torinese - che oggi a distanza di poco tempo dalla sua sconfitta è rimpianto per la buona amministrazione - solo il Pd può essere argine alla deriva populista e alla ricostituita destra berlusconiana e salviniana.

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