Oggi rientrerà all'asilo il bimbo escluso per i vaccini

di Valentina Fruet

Oggi rientra finalmente alla Scuola Materna «Amici della scuola dell’Infanzia» di Calceranica al Lago, dopo una settimana di assenza forzata, il bambino che a partire da mercoledì scorso era stato escluso perché ritenuto non conforme alla norma vaccinale vigente.

Si è chiusa ieri in mattinata quella che sembrava un’epopea destinata a non avere fine, con due giorni di manifestazioni nel piccolo paese della Valsugana affacciato sul lago di Caldonazzo da parte di un nutrito gruppo di genitori «no vax» provenienti anche dall’Alto Adige ed esponenti di diverse fazioni politiche. Dopo la protesta di giovedì davanti all’asilo, venerdì poco dopo le 9 manifestanti e genitori si erano spostati davanti al municipio dove il sindaco Uez aveva organizzato un momento di confronto per cercare di giungere ad un compromesso e fare in modo che la situazione della famiglia venisse regolarizzata. Lo scopo era quello di appesantire il meno possibile la condizione del bambino «che aveva preso contatti con l’azienda sanitaria, così come prevede la normativa nazionale.

A precludergli l’ingresso è non aver prenotato la richiesta di contatto attraverso il Cup, come prevede la provincia di Trento» aveva dichiarato il padre. Durante il fine-settimana tuttavia qualcosa era andato storto e l’accordo, che doveva permettere alla famiglia di equiparare la procedura seguita a quella predisposta dall’Azienda Sanitaria provinciale, era saltato.

Infatti la scuola era presidiata anche ieri mattina dalle forze dell’ordine, Polizia Locale e Carabinieri, schierate per svolgere il loro dovere e far rispettare il provvedimento di esclusione ed eventualmente pronti ad accogliere ulteriori manifestazioni: ma nessuno si è presentato davanti al cancello tranne i bambini accompagnati da papà, mamme e nonni, zainetti in spalla. Non si sono visti nemmeno i genitori con il piccolo escluso; la famiglia ha deciso di non ritentare, per evitare l’ennesima porta chiusa in faccia e non si è presentata. Il motivo dell’assenza però era l’impegno preso con il sindaco Cristian Uez e i dirigenti dell’Azienda Sanitaria e del Dipartimento della Conoscenza a Trento dove la famiglia, accompagnata dal legale, era stata nuovamente coinvolta in un dialogo per confrontarsi ed esplicitare le motivazioni della presa di posizione da parte delle istituzioni.

«Non si è proceduto tramite accordo - ha specificato Uez - ma dopo aver nuovamente esplicitato i termini della norma la famiglia ha dimostrato la volontà di regolarizzare il proprio percorso a quello provinciale ed ha prenotato una visita tramite Cup per conformarsi al percorso vaccinale previsto e seguito da tutte le altre famiglie». Un gioco di forze durato quasi una settimana che si è concluso a favore delle istituzioni: con l’adeguamento ai dettami della norma da parte della famiglia infatti, oggi il piccolo potrà andare a scuola insieme ai suoi compagni e tornare a ridere spensierato nelle classi colorate, giocando e divertendosi come se niente fosse mai successo.

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