Impianti da sci da smantellare Il presidente Rossi: «In tutto il territorio» Il progetto: norma ad hoc in finanziaria

La giunta intende inserire in finanziaria una norma per favorire chi smantella gli impianti funiviari in località in cui lo sci rischia di non avere grande futuro per cercare un nuovo modello di sviluppo. La proposta è arrivata durante la riunione di maggioranza da parte del presidente Ugo Rossi, dopo che nelle scorse settimane c'è stato un pressing di Upt e Pd per riaprire la partita del progetto di sviluppo al Rolle, presentato da Lorenzo Delladio ma poi di fatto azzerato dagli impiantisti locali.
 
Rossi spiega che il motivo della proposta non è quella di attivare una norma ad personam per Delladio. La proposta, afferma, è stata fatta «perché è scritto nel nostro programma che avremmo promosso anche turismi alternativi e innovativi. Lo abbiamo fatto anche con grandi investimenti per esempio sulle ciclabili e ora col piano della mobilità elettrica per esempio e con le e-bike. Avremo una norma con gli stanziamenti relativi».
 
Rossi ribadisce alla domanda se si tratti di una legge per Delladio che «non si fanno norme ad personam. Le idee sono sempre rispettabili e sono rispettabili sia quelle di Delladio che del territorio che di altri imprenditori e le norme saranno valide per tutto il territorio provinciale provinciale. Come abbiamo detto in maggioranza il dibattito che anche dal tema Rolle è scaturito è servito a mettere a fuoco un obiettivo e darne concretamente possibilità di attuazione».
 
A chi legge tale apertura come un successo di Upt e Pd, Rossi replica: «Non credo che Pd e Upt cercassero una vittoria, ma ponevano un tema che aveva ed ha dei fondamenti reali ed utili. Non credo nemmeno che ora questa proposta sia stata da me fatta per cercare una vittoria. Siamo al governo del Trentino e abbiamo il compito di provare a trovare soluzioni dentro prospettive di futuro. Questo è ciò che conta» conclude Rossi.
 
La norma che sarà presente in finanziaria potrebbe applicarsi anche a stazioni come Lavarone, La Polsa o la Panarotta, che in prospettiva, a causa del cambio climatico, potrebbero avere problemi a conservare un'offerta sciistica importante. Mette i punti sulle «i» Tiziano Mellarini, segretario Upt: «Per quanto riguarda il Rolle quella di Rossi è un'apertura importante per andare a un dibattito, e come segretario del gruppo non punto a sostenere Delladio o un altro imprenditore, ma sono interessato al confronto sui futuri modelli di sviluppo turistico».
 
Per «la Polsa e Lavarone a seguito dei buoni investimenti ottenuti con lo sci, dico però ch enon c'è la necessità di smantellare gli impianti. Su questo sono contrario». Per il Pd parla il capogruppo in Consiglio provinciale, Alessio Manica: «Se la dialettica di queste settimane ha portato a questa apertura di ragionamento sulla riconversione delle località oggi basate sugli impianti è positivo. Ma io credo che si tratterà di un sostegno alla redazione di progetti e non allo smantellamento degli impianti, che le società credo debbano fare già in automatico quando cessa la concessione».
 
La proposta di Rossi «la voglio cogliere come maturazione di una posizione che non è post mortem del progetto per il Rolle, ma deve partire dal presupposto che la questione del progetto di Delladio non è chiusa».

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