Incentivi per le automobili elettriche Soldi dalla Provincia dal primo novembre

Se avete intenzione di acquistare un'auto elettrica aspettate qualche giorno, se siete indecisi sul tipo di motore pensateci.

Entrano in vigore tra pochissimo, il primo novembre, gli incentivi pubblici decisi ieri dalla giunta provinciale. L'aiuto è fissato in 4.000 euro per gli autoveicoli ibridi plug in, cioè con motore a benzina ma dotato di presa per la ricarica elettrica, e in 6.000 euro per quelli a trazione esclusivamente elettrica; in entrambi i casi una parte dello sconto, pari a 2.000 euro, verrà applicata sui prezzi di listino dai concessionari aderenti mentre il resto verrà pagato dalla Provincia.

Ma se la macchina elettrica o ibrida l'avete comprata di recente non tutto è perduto perché per gli acquisti effettuati dopo il 16 giugno di quest'anno si può presentare domanda di contributo direttamente all'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche.

Da domani (lunedì 30 ottobre) la Provincia è pronta a firmare le convenzioni con i rivenditori che intendono partecipare che secondo le previsioni saranno la maggior parte o tutti quelli che sul territorio trentino hanno nel loro catalogo vetture elettriche o ibride. Ne è convinta Camilla Girardi, rappresentante dei concessionari, presente alla conferenza stampa post giunta per esprimere il pieno appoggio all'iniziativa. L'elenco dei concessionari aderenti e le modalità di acquisto verranno pubblicati e aggiornati sul sito www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Mobilita-sostenibile.

Per l'ultimo scorcio del 2017 lo stanziamento ammonta a 300.000 euro ma si prevede naturalmente di proseguire con l'iniziativa anche negli anni a venire.

Le agevolazioni all'acquisto sono il primo tassello del Piano provinciale per la mobilità elettrico approvato lo scorso 22 settembre dalla giunta che ha deciso di stanziare 20 milioni nei prossimi cinque anni per promuovere la mobilità sostenibile. L'assessore Mauro Gilmozzi preannuncia per il mese di novembre anche la delibera relativa al piano di diffusione delle colonnine di ricarica sul territorio che si conta di portare dalle poche decine di oggi a 2.500 nel giro di sette anni. Il Piano prevede inoltre agevolazioni per le aziende su progetti che incentivano i percorsi casa-lavoro con l'utilizzo di biciclette elettriche. L'obiettivo è quello di raggiungere entro il 2030 una quota del 60% degli spostamenti sul territorio trentino con sistemi di mobilità sostenibile.

«Vogliamo promuovere - afferma Gilmozzi - il cambiamento delle modalità abituali di spostamento dei cittadini attraverso gli incentivi e l'applicazione di soluzioni sostenibili, nel rispetto dell'ambiente, della salute, del clima e della sicurezza, volte a migliorare la qualità di vita presente e futura».

Anche il presidente Ugo Rossi crede nella diffusione delle auto elettriche. In sala stampa era l'unico dei presenti ad avere una macchina ibrida, una dei 1.050 esemplari presenti attualmente in Trentino. L'obiettivo per il 2025 è di decuplicare la cifra arrivando a 10.170 unità. La Provincia dunque va avanti convinta su questa strada, incurante dello scetticismo dispensato a piene mani dall'amministratore di Fca, Sergio Marchionne, in occasione della laurea honoris causa conferitagli dall'università di Trento.

«Marchionne si dovrà ricredere - assicura convinta Camilla Girardi - perché lui è a capo di un'azienda che non ha investito su questa tecnologia. Ma molti marchi esteri lo hanno fatto e lo stanno facendo e anche lui prima dovrà adeguarsi».

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