«Volevo pagare il biglietto all’immigrato: impossibile»

Quando il controllore del treno ha trovato quel giovane extracomunitario sprovvisto di biglietto e l’ha invitato a scendere dal treno, colpita anche dall’atteggiamento mite e civile del ragazzo, ha deciso di risolvere la situazione e di pagargli il biglietto. Quel piccolo gesto di solidarietà si è però scontrato con un muro.

Il controllore è stato irremovibile: non si può fare. Eppure...

La vicenda è accaduta pochi giorni fa sulla Trento Malé, e la racconta una nostra lettrice con una lettera al giornale. Eccola:

«Martedì 17 ottobre ho preso a Trento la Trento-Malé delle 8.10. Il controllore ha trovato un giovane extracomunitario sprovvisto di biglietto e l’ha invitato a scendere dal treno. L’uomo era talmente mite, non reattivo e disperato che ho chiesto se potevo pagargli il biglietto. Mi è stato risposto dal controllore che non era possibile, quindi il poveretto è sceso dal treno. Pochi i commenti dei presenti: due signore hanno condiviso il mio atteggiamento, un’altra mi ha redarguito definendolo «diseducativo», gli altri sono rimasti indifferenti.

Scesa a Cles mi sono informata alla biglietteria se fosse ancora lecito fare il biglietto direttamente sul treno. Mi è stato risposto di sì. Dunque se fosse capitato a me o a chiunque altro non ci sarebbe stato alcun problema. Durante l’accaduto stavo leggendo il fondo del direttore dell’Adige sulle elezioni in Austria. L’episodio mi è sembrato un brutto segnale di contagio. E mi sono sentita privata della libertà di fare un piccolo gesto di solidarietà».

Iolanda Saporito - Trento

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