Auto contromano percorre l'intera galleria Paura alla Rupe: «Ho visto i fari venirmi addosso»

di Leonardo Pontalti

Nuovo veicolo contromano sulle strade trentine: questa volta si è davvero rischiato il disastro: un’automobile ha percorso quasi certamente per intero, nel senso di marcia opposto, gli oltre 3,6 chilometri della canna sud delle gallerie della Rupe, quella che si imbocca per lasciare la zona della Rocchetta e dirigersi verso Trento.

È accaduto ieri verso mezzogiorno, quando gli automobilisti si sono trovati piantati negli occhi i fari dell’auto. La testimonianza è di Andrea Rossi, rappresentante di una ditta di colori e vernici che, reduce da una mattinata trascorsa per lavoro nella zona della valle di Non, stava tornando verso il capoluogo per raggiungere poi la sua abitazione. A bordo del furgone Volkswagen della ditta era appena entrato in galleria iniziando una manovra di sorpasso.

«Stavo superando un’auto ed avevo fortunatamente già oltrepassato la vettura quando, dopo il tratto iniziale del tunnel, si affronta una leggera curva a sinistra. È appena ho ultimato la curva che mi sono visto arrivare contro quei due fari. Per fortuna come detto avevo già oltrepassato l’auto che stavo superando ed ho potuto sterzare immediatamente verso destra, rientrando in tempo evitare il frontale. Ho fatto solo in tempo a guardare negli specchietti, l’auto era bianca, mi è sembrata un’Alfa Romeo Giulietta».

Subito sono partite le segnalazioni alle forze dell’ordine, ma della vettura bianca non è stata trovata traccia. Dopo essere uscita dalla galleria il conducente ha «ritrovato» evidentemente la giusta corsia di marcia, proseguendo poi nel proprio tragitto indisturbato.

Resta ora da capire che cosa possa essere accaduto: due le ipotesi, entrambe tremendamente inverosimili ma - evidentemente - tali non per tutti coloro che si trovano per strada al volante di un’auto.

La prima, quella che inspiegabilmente il conducente della vettura abbia tenuto la sinistra nell’arrivare all’imbocco delle gallerie: la carreggiata è unica, separata da piccoli spartitraffico flessibili solo nell’immediatezza dell’ingresso nel tunnel. È così fisicamente possibile spostarsi a sinistra e entrare nella canna sbagliata.

L’altra ipotesi, non meno immaginifica ma evidentemente plausibile, è che una volta all’interno della galleria effettivamente diretto verso Lavis, il conducente abbia accostato in una delle piazzole d’emergenza ed abbia poi invertito la marcia convinto di trovarsi all’interno di un tunnel a due corsie ma a doppio senso di marcia.

Comunque sia andata, data anche la struttura non in rettilineo della lunga galleria, solo per miracolo non si è registrato un frontale con esiti disastrosi.

Appena una settimana fa, venerdì scorso 22 settembre, in città erano stati addirittura tre.

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