Bisogni educativi speciali Alla scuola 500.000 euro

«Il tema dell'inclusione è fondamentale: quindi nei prossimi giorni la giunta stanzierà 500 mila euro in più per i Bisogni Educativi Speciali».

Lo assicura il presidente Ugo Rossi. «Abbiamo ultimato una sorta di ricognizione, necessaria perché ogni anno ci sono nuovi ingressi o una modifica dei bisogni, e deciso di provvedere con un'aggiunta».

Al governatore, probabilmente, sono giunte alle orecchie alcune lamentele, o meglio perplessità, segnalate in questi giorni di partenza delle attività educative. Nei prossimi giorni è previsto un incontro, probabilmente a Trento, con un tavolo al quale parteciperanno genitori, associazioni, rappresentanti del mondo della scuola e della politica. Obiettivo confrontarsi e fare il punto della situazione.

A fare un primo quadro è Claudio Stenghele, un papà che ha deciso di fare da portavoce per molte famiglie, tenendosi in contatto con i dirigenti del Dipartimento Istruzione e le varie associazioni.

«Noi puntavamo a un confronto fisso e annuale sul tema del sostegno ai bambini disabili e con Bes: l'idea è che la Provincia affidi a qualche associazione, come Anffas, l'incarico di stabilire in base alle necessità quante ore servano e di quale tipologia. Questo permetterebbe anche di risparmiare risorse. In generale ad oggi le famiglie segnalano ancora dei problemi e delle mancanze, con bambini che hanno iniziato l'anno senza l'insegnante di sostegno.

Per questo esprimiamo rammarico, ma senza voler fare polemica o attaccare qualcuno, semplicemente per sensibilizzare a questi problemi che dovrebbero essere in testa alla lista delle priorità di tutti. Il punto non è tanto quanti soldi ci sono, ma come vengono spesi, gestiti e tarati. In questo senso si potrebbe fare ancora molto e speriamo che venga fatto subito».

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