Comunità islamica al PalaTrento Festa per la fine del Ramadan

Comunità islamica al PalaTrento domani mattina.

Dalle 9 alle 10 momento di preghiera e di festa per i musulmani trentini per le fine del Ramadan. Al palazzetto sono attese circa un migliaio di persone.

Il capo della comuità islamica, il dottor Aboulkeir Breigheche, spiega che non ci sono dati ufficiali sulla presenza di cittadini di religione islamica in Trentino. «Il calcolo però è presto fatto: in provincia abitano circa 54.000 immigrati. Di questi il 25-30% è composto da musulmani».

In un periodo di forti tensioni e di difficile convivenza, visti gli attentati dell'Isis in Europa e gli sbarchi di profughi alla ricerca di un futuro migliore, è aumentata l'ostilità da parte dei trentini verso la vostra comunità religiosa?  «Direi di no - risponde Breigheche -. Non abbiamo notato cambiamenti particolari. Io viaggio molto e posso dire che la situazione in Trentino mi pare tranquilla. C'è un'ottima convivenza. Certo, poi ci sono frange di microcriminalità dove c'è anche una presenza di immigrati. Ma nel complesso possiamo parlare di un sistema sano, sia nel sociale, che nel mondo del lavoro».

Nel calendario musulmano il Ramadan è nome del nono mese lunare, nel corso del quale si osserva la completa astensione quotidiana (dall'aurora al tramonto) da cibi, bevande e rapporti sessuali.

Il significato spirituale del digiuno è stato analizzato da molti teologi. Si attribuisce ad esempio al digiuno la dote di insegnare all'uomo l'autodisciplina, l'appartenenza a una comunità, la pazienza e l'amore per Dio. Un'altra interpretazione è che il digiuno e l'astinenza sessuale per un mese intero ricordi al praticante le privazioni dei poveri.

 

 

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