Centrale 112, il concorso è annullato Accuse e rischio ricorsi: la giunta azzera

di Matteo Lunelli

È bufera sul concorso per l'assunzione di un funzionario tecnico alla nuova Centrale Unica di Emergenza entrata in funzione due settimane fa.

La Provincia ha deciso di azzerare tutto e rifare la prova. I primi tre, infatti, hanno collaborato a lungo con Luisa Zappini, presidente della Commissione.

Le prove scritte e orali svolte nei mesi scorsi avevano dato un esito inequivocabile: in tre hanno superato brillantemente le selezioni, con punteggi altissimi, mentre altri otto non sono riusciti ad accedere alla seconda prova.
Insomma, verrebbe da pensare, un gruppo di candidati preparatissimi e un altro molto meno, che ha dovuto mettere nel cassetto il sogno di un lavoro a tempo indeterminato. Tra l'altro, leggendo i curriculum dei tre vincitori (in realtà a vincere è stato uno solo, mentre gli altri due rimarranno in graduatoria), emerge con forza l'aspetto dell'assoluta e specialistica preparazione in un ambito innovativo e specifico: centinaia di pubblicazioni sul tema, conferenze internazionali, premi e citazioni.

Ma proprio alcune delle pubblicazioni hanno stuzzicato i sospetti del consigliere Claudio Cia, che nei giorni scorsi ha presentato un'interrogazione, dopo la quale, vista la possibilità di ricorsi ed esposti in procura, la giunta ha preferito azzerare il concorso e rifarlo. In alcune di queste, infatti, il nome dei tre ricercatori, tutti insieme o singolarmente, era affiancato a quello di Luisa Zappini, responsabile della Centrale e presidente della commissione giudicatrice.

Fabrizio Robol, Federico Viani e Alessandro Polo, in ordine di piazzamento, non avrebbero quindi superato il concorso grazie alla loro indiscutibile preparazione, ma grazie al fatto di conoscere e di aver collaborato in passato con Luisa Zappini.

Questa la tesi dell'accusa, ovvero di Claudio Cia e di alcuni dei bocciati al concorso. I tre, inoltre, lavorano tutti presso Eledia, un centro di ricerca a livello mondiale con il quale Zappini ha collaborato. Ma lei si dice serena.

«Prima di tutto mi tolgo da presidente delle commissione. Detto questo non accetto le accuse sulla buona fede e soprattutto quelle che mettono in dubbio il valore di chi ha vinto il concorso e dei tre ammessi. Ci vuole rispetto per le persone: quei ragazzi hanno un curriculum incredibile, sono specializzati a livello mondiale esattamente sugli stessi temi necessari per la Centrale Unica. Dal gruppo di ricerca Eledia viene fuori il top sui principi legati a comunicazione e localizzazione: top non a livello provinciale, non a livello italiano, non a livello europeo ma a livello internazionale. Le pubblicazioni insieme? È logico, l'argomento di cui ci occupiamo è lo stesso». La collaborazione con il vincitore del concorso non si interromperà. «Quello con la Centrale Unica - prosegue Zappini - non è il suo primo incarico: lui collabora con noi perché ha delle competenze specifiche fondamentali. Il progetto continua, anzi in questo periodo dobbiamo correre, anche perché i risultato di queste prime due settimane ci dicono che il nuovo 112 riesce a fare il 43,63% di filtro, che era uno degli obiettivi per facilitare il lavoro delle singole centrali».

 

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