Provincia, ecco il piano per la mobilità elettrica Rete di ricarica e contributi da 5 mila euro per auto

di Matteo Lunelli

Passare dai poco più di mille attuali a undicimila veicoli elettrici. Installare altre 2.400 colonnine di ricarica, andando dalle 100 di oggi a poco più di 2.500.

Il tutto da oggi, o meglio da settembre quando il Ppme (Piano provinciale per la Mobilità Elettrica) dovrebbe entrare in vigore, fino al 2025. Per riuscire a centrare questi obiettivi la Provincia mette sul piatto da qui al 2025 oltre 20 milioni di euro: il tutto in nome di un Trentino a zero emissioni, verde ed ecologico, attento a ridurre le emissioni di gas serra e gli inquinanti dei trasporti, oltre a favorire un impiego più razionale dell'energia usando fonti rinnovabili. Una questione di educazione e cultura, quindi, ma «siccome i mezzi elettrici costano di più, mettiamo sul patto una serie di incentivi economici, di contributi per cambiare il modo in cui i trentini si muovono: ora siamo al 60% di auto e 40% di mezzi pubblici, bicicletta e a piedi. L'obiettivo è invertire quelle percentuali».

Parola dell'assessore alle infrastrutture e all'ambiente Mauro Gilmozzi, da sempre impegnato per un Trentino green. «Accanto a politiche ormai assodate per le auto elettriche, come l'esenzione dal pagamento del bollo per cinque anni e poi la riduzione del 75% per i successivi, intendiamo proporre un contributo provinciale sull'acquisto di 5.000 euro: stiamo sviluppando una sorta di patto con i concessionari per arrivare a quella cifra, con circa 3.000 euro a carico dell'amministrazione e 2.000 a carico loro. Il contributo sarà proporzionale: auto totalmente elettrica 5.000 euro e poi a scendere per le ibride. Oltre ai veicoli ci saranno aiuti finanziari anche per e-bike e scooter, che si aggireranno intorno ai 500 euro».

Quella di Gilmozzi è una proposta: verrà esaminata dal Consorzio dei Comuni, passerà attraverso le Commissioni e verrà approvato verosimilmente nei primi giorni di settembre. Ma l'intento è chiaro e la strada tracciata. Ecco nel dettaglio i punti del Ppme.

Obiettivi e finalità.

Come accennato si vuole un Trentino ancora più green, con riduzione delle emissioni di gas serra e un miglioramento delle condizioni ambientali. Anche l'inquinamento acustico, con 11 mezzi elettrici in circolazione, sarà più contenuto. Un territorio più pulito farà migliorare la salute dei cittadini e l'economia locale.

Le infrastrutture di ricarica.

Fondamentale sarà dotare tutto il territorio delle cosiddette colonnine. L'obiettivo è arrivare a 2.500, piazzandone una in ogni Comune della provincia (ovviamente di più nelle città più grandi), uno in ogni albergo e in ogni azienda con più di 50 dipendenti. Il valore medio del contributo sarà di mille euro ognuna, per un totale di circa 2 milioni fino al 2025. Grazie agli incentivi provinciali aumenterà anche il numero delle cosiddette «wallbox», ovvero ricariche elettriche domestiche con un costo dell'energia agevolato.

Veicoli, e-bike e scooter.

Da 1.000 a 11.000 in meno di nove anni: non sarà facile, ma grazie all'aiuto economico di Provincia (oltre 7 milioni solo per questa voce) e concessionari i cittadini saranno più invogliati. Per quanto riguarda biciclette e motorini l'obiettivo può essere arrivare a circa 4.000 mezzi, con un'investimento poco superiore al milione e un contributo medio di circa 500 euro.

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