Risto3, coop da 41 milioni Le assunzioni sono in calo

Hanno raggiunto il numero record di 1.140 i collaboratori (107) ma soprattutto le collaboratrici (1.033) di Risto3, la cooperativa trentina che si occupa di ristorazione nelle scuole, nelle residenze per anziani, nelle mense aziendali e nei ristoranti self.

Ben 45 nuove assunzioni anche nel 2016 (60 nel 2015), utili per preparare i 7 milioni di pasti che ogni anno vengono serviti ai clienti, quasi interamente nel territorio trentino. E che pasti! Anche quest’anno il menù scolastico di Risto3 ha guadagnato il secondo posto della classifica nazionale che mette a confronto qualità, frequenza e varietà degli alimenti proposti nelle scuole primarie, a giudizio di una commissione composta da genitori, commissari mensa, mondo accademico, insegnanti, nutrizionisti e amministratori comunali.

La cooperativa si dimostra un crogiolo di culture diverse, con 92 dipendenti di cittadinanza straniera, in rappresentanza di 27 Paesi differenti.

Il nuovo consiglio, Camilla Santagiuliana presidente

L’assemblea di oggi ha votato il nuovo consiglio di amministrazione, 15 membri a maggioranza (per statuto) femminile. Nella prima riunione di consiglio, al termine dell’assemblea, sono stati nominati il presidente e vice della cooperativa.

Camilla Santagiuliana, la più votata con 235 voti, è laureata alla Cattolica in materia di qualità e sicurezza alimentare, ha 36 anni e vive a Trento. Entrata dieci anni fa in Risto3, è direttore sicurezza alimentare e dietetica. Vicepresidente è Bruna Festini.

Gli altri componenti del consiglio: Maia MinuzMaura DapredaDaniela GirardiCinzia CaloviMariarosa CalliariMarialuisa ContStefano MagriAndrea CeccoGuerrino SimonettiGiuliana GiazziPaola KaisermannAngelina CorsiPaolo Caputo.

Un bilancio in crescita

Il fatturato, come spiegato oggi in assemblea alle 439 socie lavoratrici, ha superato i 41 milioni di euro, con una crescita del 4,2% rispetto al 2015. I benefici sono derivati soprattutto dall’entrata a regime dei ristoranti self ristrutturati nel corso del 2015 e dall’attivazione di qualche nuova gestione. Tengono le posizioni i settori scolastici, aziendali e della terza età.

L’utile è in linea con quello dello scorso anno, pari al 2,16% del giro d’affari. “Nel 2016 – spiega il direttore Stefano Raffaelli – abbiamo investito nell’attivazione di un nuovo sistema informatico che permetterà di collegare in rete le oltre 180 cucine dislocate sul territorio trentino, consentendo una migliore comunicazione, un rapido e costante flusso dei dati necessari per gestire con efficienza i servizi richiesti. Un cambiamento organizzativo e culturale per restare al passo con i tempi”.

L’impegno sociale

“I risultati economici – spiega la presidente uscente Sara Villotti – rimangono la base seppur fondamentale per raggiungere i veri obiettivi della nostra mission aziendale, raccontati nel bilancio sociale”. Il documento parla degli investimenti in formazione (+30%), in welfare aziendale (l’associazione “Risto3 Insieme”, le iniziative “Family Audit”, gli aiuti economici di varia natura) e del sostegno al territorio e all’ambiente portati avanti dalla cooperativa.

Per esempio attraverso l’utilizzo prioritario di fornitori locali (oltre il 70%) e biologici (nella ristorazione scolastica oltre il 50%), l’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001 e del marchio Ecoristorazione del Trentino, che costituiscono delle linee guida per continuare a porre grande attenzione a modalità di lavoro sostenibili in tutte le attività. Risto3, inoltre, sostiene con convinzione molte associazioni del territorio impegnate in attività culturali, sportive e della solidarietà.

Il futuro, tra appalti e la nuova sede

“Tra gli obiettivi che ci poniamo per il futuro – dice Raffaelli – c’è il consolidamento dell’attività storica di ristorazione, con un occhio attento anche fuori dai confini provinciali e alla diversificazione dei servizi. Manterremo salda la nostra attenzione al mondo del sociale e all’attivazione di strumenti di welfare aziendale”.

Nel 2018, inoltre, dovrebbero partire i lavori di costruzione della nuova sede, a Spini di Gardolo, su un’area di 18.000 acquisita qualche anno fa, dove saranno realizzati la nuova palazzina uffici, i magazzini, il ristorante con sala convegni, il laboratorio del settore Party. Un investimento che supera i 6 milioni di euro.

“Il nuovo Consiglio – spiega Villotti – dovrà affrontare un mercato sostanzialmente fermo, una concorrenza sempre più agguerrita e spesso scorretta. Le preoccupazioni riguardano le gare d’appalto pubbliche in quanto, alla realtà dei fatti, tutt’ora premiano quasi esclusivamente il prezzo più basso, mettendo a serio rischio le garanzie occupazionali e contrattuali per le lavoratrici e la qualità del pasti erogati”.

“L’augurio per il nuovo Consiglio – conclude Villotti, che non si è ricandidata per il terzo mandato – è quello di portare avanti la cooperativa in modo che rimanga solida nel patrimonio, nella sua attenzione e rispetto delle lavoratrici e lavoratori tutti, dei clienti, del territorio, dell’ambiente, ma soprattutto nel suo sistema valoriale e nella sua identità”.

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