Assalto notturno al distributore Delta Energy L'allarme mette in fuga la banda di ladri

Hanno preso di mira il distributore di carburante Delta Energy di via Bassano, ma sono dovuti fuggire via a tasche vuote.

Erano almeno due i malintenzionati che alle tre di domenica mattina hanno tentato il colpo lungo l’ex statale della Valsugana, proprio sotto l’abitato di Martignano. Il distributore, aperto a novembre dello scorso anno, è uno dei più convenienti della città e il via vai di auto c’è a tutte le ore del giorno e della notte. Proprio perché è un sito assai frequentato, i ladri hanno dovuto desistere: sarebbero stati «disturbati» dai clienti. Ma la sua parte l’ha fatta anche il sofisticato impianto di sicurezza, che ha immediatamente inviato il segnale d’allarme alla vigilanza privata.

Verso le 3 di notte, dunque, i ladri sono sbucati nel piazzale del distributore passando dalla campagna sottostante: non c’è traccia nei filmati della videosorveglianza dell’arrivo di mezzi sospetti. Sono passati attraverso alberi ed erbacce, evidentemente portando con loro gli «attrezzi del mestiere» ma facendo ben attenzione a rimanere fuori dalla visuale dell’«occhio elettronico». «Probabilmente hanno utilizzato dei bastoni: due delle telecamere di sicurezza del distributore (poste sulla copertura dell’impianto, ndr) sono state piegate e poi divelte.

È stato l’unico danno che ci è stato fatto» spiega Nico Conte, amministratore di Delta Energy. L’allarme è scattato non appena è avvenuta la manomissione. Sul posto è intervenuto il vigilante di una ditta privata, ma dei malintenzionati non c’era  alcuna traccia.
L’intenzione era, evidentemente, di svuotare le tre colonnine del self service che gestiscono le erogazioni di sei pompe.

Come era accaduto in passato in altri distributori della città, prima i malintenzionati imbrattano le telecamere per evitare di essere ripresi durante il colpo, oppure le spostano utilizzando bastoni o arrampicandosi su una scala, poi con mola a disco e piede di porco tentano di scassinare le colonnine. Non sempre il colpo riesce, perché le nuove strutture - e soprattutto le cassaforti di ultima generazione - sono sempre più robuste e «inattaccabili». Gli stessi gestori si autotutelano svuotando spesso le colonnine, ma non è scontato che ci sia denaro contante in cassa.

«Molti rifornimenti vengono effettuati con carte di credito o bancomat. Gran parte dell’incasso gira su moneta elettronica - prosegue Conte - Nessuno di noi di Delta Energy, inoltre, possiede le chiavi delle colonnine: ad aprire le cassaforti è solamente il personale della società che si occupa del recupero dei contanti».

Il colpo è saltato e non c’è stata alcuna interruzione del servizio. I danni sono limitati alle due telecamere da sostituire, ma l’azienda ha intenzione di potenziare l’impianto per avere maggiori garanzie di sicurezza. «Il sistema d’allarme ha funzionato bene - prosegue l’amministratore di Delta Energy - ma noi lo potenzieremo ancora. Prossimamente, inoltre, sistemeremo una segnaletica interna, nel piazzale, per evitare che, nelle ore di punta, gli automobilisti rimangano in coda lungo la strada».

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