Povo, tecnici al lavoro dopo l'attentato incendiario

Due giorni dopo l’attentato incendiario, proseguono i lavori di ripristino dell’agibilità dei locali nell’edificio universitario di Povo

Due giorni dopo l’attentato incendiario, proseguono i lavori di ripristino dell’agibilità dei locali nell’edificio universitario di Povo zero in via Sommarive 14.

Le squadre tecniche dell’università, affiancate dal personale di alcune ditte specializzate, hanno avviato fin da subito l’analisi dei danni e al momento sono al lavoro per pulire e sanificare i locali che ospitano i dipartimenti di Matematica e Fisica.

Gli interventi sono iniziati fin da subito e si sono protratti ininterrottamente per tutto il fine settimana con l’obiettivo di garantire al più presto il rientro alla normalità. Il problema principale da affrontare riguarda la fuliggine, depositata soprattutto sui soffitti e sulle pareti, che deve essere rimossa anche attraverso la sostituzione delle controsoffitti in cartongesso.

L’edificio è rimasto chiuso al pubblico per tutta la giornata di oggi. Si prevede che alcune parti della struttura, non interessate dal fumo, possano riaprire già nei prossimi giorni. Si tratta per lo più dei laboratori i ricerca posti al piano interrato. Più lunga invece l’opera di ripristino dell’agibilità per gli altri locali. Dalle prime indicazioni emerse dai sopralluoghi del pomeriggio di oggi si parla di una generale riapertura dell’edificio solo dopo le vacanze di Pasqua, ma alcuni per interventi potrebbero essere necessario più tempo.

Se i laboratori di ricerca hanno subito uno stop forzato, l’attività didattica dei due dipartimenti è invece proseguita regolarmente, dato che le aule si trovano nel vicino Polo scientifico e tecnologico. Il personale tecnico e amministrativo e gran parte dei ricercatori e delle ricercatrici hanno proseguito il proprio lavoro da casa o in uffici e laboratori messi a disposizione nelle altre strutture dell’ateneo.

Dal Comune, intanto, arriva «un ringraziamento particolare ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e alle squadre tecniche dell’università che hanno agito con prontezza e che stanno lavorando senza sosta per riaprire i locali alla comunità accademica e studentesca».

Sul posto si recheranno, oggi pomeriggio, anche Lorenzo Dellai e altri parlamentari, per una breve visita, «per simboleggiare vicinanza e sostegno a studenti, professori e ricercatori colpiti da questa grave intimidazioni».

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