Furto in palestra, scassinate le macchinette del caffè

Non è il danno, che comunque non è irrisorio (si parla di circa 3mila euro), a far male: è la delusione che i ladri siano riusciti ad infilarsi anche in una palestra, in un luogo in cui non vengono tenuti soldi, ma attrezzature per allenarsi. Eppure proprio al denaro guardavano i malviventi, che hanno utilizzato arnesi da scasso per entrare nella palestra Active di via Maccani.

«Ci siamo accorti del furto stamattina alle 7.30 (ieri per chi legge, ndr), quando abbiamo aperto - spiega Pier Buselli, il titolare - La porta esterna era stata forzata probabilmente con un “piede di porco”. Quando sono entrato ho trovato i due distributori automatici di bevande scassinati. I ladri hanno portato via le cassette con i soldi e poi hanno bevuto qualche lattina. Sono entrati anche nei due uffici, scassinando due porte interne. Hanno rovistato ovunque, anche fra le maglie sportive per verificare se ci fossero soldi nascosti nelle tasche. Alla fine hanno portato via, oltre al denaro della macchinette, il computer portatile che si trovava in un ufficio, il mixer delle saletta di aerobica assieme al lettore dei cd».

Tra i danni e la refurtiva, l’incursione dei ladri costerà almeno 3mila euro al titolare della palestra. «Ma i malviventi hanno fatto un piccolo errore - spiega Buselli - sulle lattine hanno lasciato le impronte digitali. Se ne sono accorti i carabinieri, che stamattina sono intervenuti per i rilievi».

Gli investigatori verificheranno, attraverso le impronte repertate, se si possa trattare della stessa banda che nei mesi scorsi si è resa protagonista di diverse «spaccate» in città, colpendo anche in via Maccani.

I carabinieri, che ieri hanno effettuato un sopralluogo in palestra, hanno anche verificato se nella zona ci siano telecamere di sicurezza che possano essere utili all’indagine.

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