Il piccolo meticcio Angel sbranato da un pitbull

di Matteo Lunelli

La signora Amina Wolf, presidente del circolo pensionati di Sant’Antonio, in Bolghera, stava tornando a casa, dopo una gita a San Michele.

Intorno alle 19 è scesa dal pullman e si è incamminata. Con lei, ovviamente, l’inseparabile Angel, un meticcio adottato al canile qualche anno fa: un cane che, grazie alla signora, dopo una vita di sofferenze in Spagna, aveva trovato affetto. «Anche troppo, era un principino: l’ho preso con me e siamo diventati inseparabili», ammette.
In Bolghera, in via Anzoletti, appaiono a distanza due ragazzi: al guinzaglio un pitbull, un altro cane nero di grossa stazza e uno piccolo. La signora attraversa la strada, ma anche i ragazzi lo fanno. Poi il fattaccio.

Tutto avviene in una frazione di secondo: il pitbull scatta, l’esile ragazza che teneva il guinzaglio non riesce a contenerne la forza, e il cane si avventa sul piccolo Angel. Lo azzanna facilmente, perché non indossa la museruola: un morso, poi un altro. Anche il cane nero parte di corsa, sentendo forse l’odore del sangue.

«Tutto è durato un attimo. Poi abbiamo portato Angel dal veterinario ma, come si dice in questi casi, non c’era più nulla da fare».
La signora Wolf perde un grande amico. Ma vuole lanciare un appello.

«Ho voluto raccontare questa dolorosa disavventura per sottolineare che tutto è stato causato da una leggerezza: questi cani grandi e aggressivi devono essere controllati, non possono andare in giro senza museruola ed essere tenuti da una ragazza che pesa meno di loro. Ci vuole buonsenso e bisogna controllare queste cose, perché ci sono dei rischi concreti: se ne è andato il mio Angel, ma non oso pensare se ci fossero stati dei bambini. Per questo mercoledì abbiamo chiamato le forze dell’ordine e ieri sono andata a fare denuncia: mi richiameranno per formalizzarla».

Dopo l’inutile viaggio dal veterinario, la signora torna verso casa. Sul marciapiede sotto l’abitazione i testimoni stanno raccontando alle forze dell’ordine quanto accaduto. Redatto il verbale arriva un funzionario del canile, per portare via il pitbull.

Arriva anche un ragazzo, con un braccio fasciato: anche lui, la mattina stessa, sarebbe stato azzannato dallo stesso cane.

«Ecco, lo ribadisco: non va bene che certi animali girino per città senza museruola, può essere molto pericoloso».

A rimetterci è stato il piccolo Angel, ma come dice la signora i pericoli possono essere per tutti. «Mi mancherà molto quel cagnolino che mi faceva sempre compagnia ed è una sofferenza sapere di averlo perso in quel modo atroce. Non ho fatto in tempo a prenderlo in braccio, ma forse non sarebbe stata una buona idea, perché a quel punto il pitbull avrebbe aggredito anche me. Siccome vorrei fare in modo che episodi del genere non accadano mai più ho deciso di andare avanti legalmente».

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