Il presidente degli alpini contro gli Schützen «Adunata 2018, per noi nessun tornaconto»

Non sono tempi facili per gli Schützen trentini finiti sotto i riflettori per la questione dell’accordo elettorale con il consigliere del Patt Lorenzo Baratter: un caso giudiziario conclusosi con la messa in prova dell’autonomista e la condanna del capo dei cappelli piumati Paolo Dalprà e il vicecomandante Giuseppe Corona).

Una bordata è arrivata dal presidente della sezione Ana trentina Maurizio Pinamonti. In una sala della cooperazione strapiena per l’assemblea annuale dei delegati, davanti ai parlamentari autonomisti Franco Panizza e Mauro Ottobre, Pinamonti ha sottolineato l’estraneità degli alpini a «polemiche, partigianerie politiche e tornaconti elettorali», con un monito a chi «si ostina a guardare indietro per non affrontare il mutamento dei tempi», destinato, prima o poi, «a sbattere contro un palo o a perdere il senso di lealtà, prima di tutto verso i cittadini».

E a chi «strumentalmente si indigna e si straccia le vesti tradizionali perché l’adunata verrà organizzata anche grazie al contributo pubblico», il leader degli alpini ha voluto ricordare che in realtà la sua associazione sta «mettendo all’incasso una cambiale che ha ad oggetto centinaia di migliaia di ore di volontariato».

Poi l’affondo finale, un plauso alle penne nere che lavorano in silenzio «nel rispetto delle istituzioni e della legge, non certo per uno squallido tornaconto professionale». Sulla frase conclusiva, «chi ha orecchie per intendere...», sono partiti gli applausi.

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