Corte dei conti, in Trentino nel 2016 danno per 8 milioni

In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario sono stati presentati a Trento i dati relativi all’attività 2016 della sezione giurisdizionale regionale della Corte dei Conti.

In materia di giudizi di responsabilità amministrativa, si legge nella relazione del presidente, Maurizio Zappatori, sono state emesse 26 sentenze, di cui 12 di condanna, 2 di assoluzione, 12 di inammissibilità per nullità delle citazioni.

L’importo del danno calcolato riferito al 2016 è pari a 8.079.139 euro, con un relativo importo di condanna di 1.628.838,48 euro. Un dato in crescita rispetto al biennio precedente (686.682 euro di danno nel 2015, poco più di un milione nel 2014), più in linea con il valore del 2013, quando l’importo del danno fu di 6.126.796 euro e quello di condanna 4.693.395,88 euro).

Tra le sentenze emesse, quelle riguardanti i contributi percepiti da associazioni di solidarietà internazionale all’estero e la condanna dell’ex presidente di A22 al pagamento di 60.000 euro a favore di Regione, Provincia e Comune di Trento per danno d’immagine, ed il caso del falso medico che per anni ha esercitato pur non essendo laureato.

Per quanto riguarda invece i giudizi di conto, cioè su conti risultati irregolari, sono state emesse 15 sentenze: 2 di condanna, 13 per improcedibilità e 2 per cessata materia del contendere.

Complessivamente sono stati definiti 3.159 conti giudiziali. L’ultima parte della relazione del presidente Zappatori è dedicata invece ai giudizi relativi a ricorsi presentati da cittadini contro i provvedimenti di enti pubblici sulle pensioni: 17 le sentenze emesse, di cui 8 per rigetto, 5 di accoglimento, 3 di inammissibilità e 1 per difetto di giurisdizione. I fatti produttivi di danno erariale, specie quelli dolosi, si legge nella relazione, «hanno una rilevanza non trascurabile in rapporto alla modesta estensione del territorio provinciale e all’entità numerica ristretta della popolazione che vi abita. Sono dei chiari segnali di allarme e forse la parte emersa di un grande iceberg. Deve essere quindi mantenuto alto il livello di attenzione su questi fenomeni.
Eventuali sottovalutazioni, alla lunga, potrebbero rivelarsi pericolose».

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