«Autobus, controllore e verificatore fanno solamente il proprio lavoro»

 Il Segretario Provinciale  Or.S.A. Trasporti Autoferro  T.P.L. del trentino  Roberto Pedrotti interviene sulla questione dei controlli biglietti sull'autobus.

«Mi sembra doveroso intervenire sull'argomento di cui si è parlato in questi giorni, ovvero la presunta inflessibilità e arroganza avuta dal personale di verifica di Trentino trasporti esercizio nei confronti di una signora anziana. Prima di tutto è bene ricordare che le pressanti e costanti richieste di incrementare il personale di verifica sono giunte in questi anni da ogni direzione e indirizzate ovunque.  

Ora, fortunatamente, queste richieste sono state recepite e con molti sforzi da parte di tutti, proprietà, Azienda e OO.SS. e, per chi svolge quotidianamente il servizio – come il sottoscritto – questa scelta è palesemente efficace e sta dando i suoi frutti.

Nello svolgere questo delicato e difficile compito, - quello di verifica -, bisogna tenere bene presente che il Servizio Urbano presenta caratteristiche molto particolari e complesse, completamente diverse dagli altri settori, fermate molto ravvicinate, utenti che mentre sono a bordo continuano a spostarsi sul mezzo, particolari condizioni fisiche degli Utenti che per le loro invalidità devono essere trattati in maniera e con tempi diversi, minorenni, utenti poco affidabili per non usare altri termini ecc.  

Tutto questo deve essere messo in campo in un tempo breve e con le difficoltà che presenta un mezzo in movimento come in questo caso l'autobus, senza dimenticare, ma questo non è il caso dell'utente in questione, che molte lamentele arrivano proprio da abituali Utenti non regolari che utilizzano questa tattica per discolparsi e per ripicca.  

I Verificatori, e quindi i Controllori che gestiscono il servizio in generale, non fanno altro che rispettare quanto impartito da Tte e quindi dalla proprietà, subendosi le costanti critiche da parte di Utenti che non conoscendo minimamente le complessità del servizio si divertono ad offendere, a prescindere,il loro operato.

È bene ricordare che gli addetti all'accertamento della regolarità tariffaria non sono tenuti ad adottare buon senso e/o discrezionalità nel trattamento dei casi di irregolarità.  Loro sono soltanto tenuti a sanzionarli nei termini previsti dalla legge. Saranno poi eventualmente gli organismi e gli enti deputati all'esame di eventuali ricorsi ad adottare il tanto declamato “buon senso” e la “discrezionalità” , avuto riguardo, eventualmente se rientra nelle loro attribuzioni – dello stato patrimoniale e della particolare situazione o sanitaria, o personale e/o familiare dei sanzionati.-  Stiamo attraversando un momento complesso che prevede la modifica di incarrozzamento e di verifica bigliettazione a bordo e i verificatori sono chiamati ad intervenire anche su questo, dando supporto agli autisti e nel contempo controllare gli Utenti, penso quindi, anzi ne sono certo, che prima di criticare sia bene conoscere la tipologia di lavoro, e magari collaborare per migliorare il servizio, il resto viene da sè».             

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