Ex Whirlpool, Degasperi attacca: «Milioni spesi, risultati sconosciuti»

Per i 608 lavoratori ex Whirlpool sono stati stanziati in complesso 3 milioni di euro tra Inps, Whirlpool stessa e il Fondo europeo per l'adeguamento alla globalizzazione, per un programma finalizzato alla loro riqualificazione. Una parte è stata riassorbita dalla Vetri Speciali. Ma, si chiede Filippo Degasperi del Movimento 5 Stelle, che in materia ha presentato già tre interrogazioni, a fronte delle risorse, «in parte pubbliche impiegate, quali sono stati i risultati per i lavoratori? Per ora siamo a zero informazioni, mentre quello che è certo è che sono stati spesi soldi senza verificarne gli effetti concreti».
Le modalità di assegnazione delle risorse (3 milioni appunto di cui 1.827.000 finanziati da risorse Feg il fondo europeo per l'adeguamento alla globalizzazone, 1.200.000 euro dal versamento di Whirlpool già assegnato all'Agenzia del Lavoro e per euro 60.000 da spese sostenute direttamente dall'Inps) è stata spiegata dalla Provincia nella risposta data a una delle interrogazioni presentate da Degasperi. Nell'allegato alla risposta dell'assessore al lavoro Alessandro Olivi, si fa l'elenco degli enti e società che hanno avuto accesso alle risorse per accompagnare i dipendenti ex Whirlpool.
In particolare, si parla di 398.536 euro a Consolida per attività di «counselling», 320.000 euro alla Rti Revolver che comprende gli enti di formazione dei sindacati e di Confindustria oltre al Cfp Veronesi. Ci sono poi 500.000 euro alla Cieffe per i corsi di lingua, srl unipersonale.

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