Contratto provinciali, 1.000 euro in più per tutti

Un aumento per tutti di circa 1.000 euro lordi all’anno, dal primo gennaio prossimo, dopo sette anni di blocco dei salari

di Angelo Conte

Un aumento per tutti di circa 1.000 euro lordi all’anno, dal primo gennaio prossimo, dopo sette anni di blocco dei salari. E per chi ha maturato il diritto allo scatto (la progressione orizzontale) arriveranno altre risorse, che si aggiungeranno all’aumento di base. Tradotto: la stima dell’incremento salariale a regime parla di circa 140 euro lordi al mese.

È questo l’effetto dell’intesa tra Provincia e sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Fenalt) che vale per i circa 15.000 dipendenti delle autonomie locali (Provincia, Comuni e Comunità di valle, Case di riposo, enti strumentali come musei e istituti culturali, Opera universitaria e così via).
L’effetto economico dell’ipotesi di accordo, che sarà firmato solo dopo l’ok della base sindacale e della giunta provinciale, per tutti è il seguente: arriveranno circa 400 euro medi di arretrati per il 2016 (nella busta paga di gennaio e febbraio 2017), dal primo gennaio del 2017 arriveranno altri 960 euro lordi medi annui che diventeranno stabili e andranno avanti anche nel 2018 e a seguire.

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Per chi avrà anche lo scatto di carriera, ci saranno altre risorse, per aumenti medi che vengono stimati in 130-140 euro lordi al mese quando saranno scattate tutte le progressioni di carriera. Per i circa 15.000 dipendenti del comparto delle autonomie locali la firma del contratto tra Provincia e sindacati, in maniera unitaria, vale quindi in media 80,30 euro di aumento sul cosiddetto stipendio tabellare (il 4% della busta paga lorda mensile) cui va aggiunta l’indennità di vacanza contrattuale e l’aumento lordo fino a un massimo di 820 euro lordi annui per gli scatti di anzianità. In totale, per il comparto arriveranno dalla Provincia circa 23 milioni di euro tra gli aumenti tabellari e gli incrementi legati agli scatti di carriera.

Sul fronte normativo, invece, la novità principale riguarda la regolamentazione dei 15 minuti di pausa, passata alle cronache come pausa caffè. In questo caso istituita, con la verifica degli effetti entro un anno, una ulteriore pausa per assenza breve di 15 minuti dalla sede di servizio. La pausa riguarda tutto il comparto e sarà fruibile in base alla compatibilità con le esigenze di servizio. Non è computata come orario di lavoro e sarà recuperata nell’ambito della flessibilità oraria mensile. In caso di falsa attestazione in servizio, auspicando non accada mai e con la certezza che le prassi fraudolente sono da sanzionare, il lavoratore - a differenza di quanto previsto dalle norme nazionali - ha diritto di essere sentito prima dell’adozione della sospensione cautelare dal servizio. Ma se sarà confermata il suo comportamento scorretto (non timbratura, ad esempio, o falsa timbratura) rischia la sospensione e il licenziamento, come previsto dalla riforma Madia della pubblica amministrazione.

Sul piano economico, è prevista poi l’erogazione di un’una tantum per il 2015 (da 56 a 98 euro in base al livello di appartenenza), mentre il Foreg torna allo stanziamento storico previsto nel 2012. Sarà, poi, concertata coi sindacati la revisione del modello di valutazione delle prestazioni. Con la norma finale si è stabilito che entro 60 giorni dalla firma definitiva dell’accordo stralcio prenderanno avvio le trattative per la definizione della parte giuridica 2016/2018. Saranno definite in quella sede, ad esempio: l’utilizzo di risorse residue; l’eventuale incremento del Foreg obiettivi specifici; la remunerazione del personale destinatario di distinte disposizioni, la revisione dei trattamenti connessi ai processi di riorganizzazione.

Dal primo gennaio ci sarà un riconoscimento per il personale costretto a rientrare al lavoro dal giorno libero nelle case di riposo. Inoltre sarà valutata la sostenibilità economica di un’ulteriore posizione retributiva o di una misura compensativa (ferie, permessi o tempo). Il nuovo modello di valutazione delle prestazioni sarà concertato. Sono state, infine, migliorate le modalità di accesso al Tfr e istituito il consigliere di fiducia per il contrasto a situazioni di disagio lavorativo. Ora la parola passa ai lavoratori convocati in assemblea lunedì al cinema Vittoria dalle 14.

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