Dai trentini 2,3 milioni per le missioni Ecco le parrocchie più generose

di Leonardo Pontalti

In un anno, i fedeli trentini hanno raccolto oltre 2 milioni e 300mila euro di offerte a sostegno del lavoro di missionarie e missionari nel mondo. I dati sono quelli pubblicati dall’ultimo numero del settimanale diocesano Vita Trentina, sulla base dell’annuale resoconto del Centro missionario diocesano che ha considerato le somme raccolte tra il 1° ottobre 2015 ed il 30 settembre scorso.

Tra le singole parrocchie, è Predazzo quella in cui la generosità della comunità si è espressa in maniera più consistente: ben 81.865 euro quelli raccolti negli ultimi dodici mesi e quasi interamente grazie ad attività dei fedeli locali che hanno pesato per quasi 74mila euro a fronte dei 3.200 raccolti grazie ad iniziative diocesane e ai 4.707 euro arrivati tra giornata missionaria ed altre iniziative promosse dalla Cei o a livello pontificio.

Sul podio a seguire la località fiemmese, ecco un’accoppiata sempre dal Trentino orientale: l’Unità pastorale del Vanoi (che raccoglie le parrocchie di Canal San Bovo, Caoria, Prade, Ronco Cainari e Zortea) con quasi 40mila euro di raccolta (39.986) e la parrocchia di Fiera di Primiero (38.441 euro).

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«Abbiamo quattro tra missionarie e missionari nella nostra comunità - spiega don Giorgio Broilo, parroco di Predazzo - e questo senza dubbio contribuisce a mantenere elevata la sensibilità di tutti in merito al sostegno all’attività missionaria».
La generosità del Primiero e del Vanoi - spiega don Giuseppe Da Prà - è radicata da anni ed è sempre stata alimentata non solo dalla volontà di sostenere i missionari originari della zona ma anche quelli che, pur non essendo primierotti, sono stati parroci o comunque hanno vissuto nei nostri paesi».

Un radicamento ed un legame, quello con i missionari nei centri minori, il cui peso, nella generosità delle offerte, è confermato dal peso relativamente minimo (rispetto al numero di residenti: o forse semplicemente nei paesi ci sono in proporzione molti più fedeli, tra i residenti) che in classifica hanno i grandi centri. Nessuna traccia di Trento, Rovereto, Pergine, Riva, Tione, Cles, Cavalese nella «top ten» delle offerte missionarie. Il capoluogo - con la parrocchia di San Giuseppe - spunta solo all’undicesima posizione (a quota 14.568 euro), seguita da quella di Santa Maria Assunta a Riva del Garda (12° posto con 14.066 euro).

Meglio di loro fanno - nell’ordine dalla quarta alla decima piazza - Campitello di Fassa (26.082 euro), Caldonazzo (18.026), Aldeno (16.766), Brez (16.665), Zambana (16.138), l’Unità pastorale di Giovo (Ceola, Palù, Verla Ville: 15.240) e Coredo (14.924 euro).
Prima di trovare Pergine (19° posto con 10.042 euro raccolti) arriviamo a Mori (12.237), Vermiglio (11.650), Tonadico (10.515), Taio (10.486), Martignano (10.481) e Fondo (10.426). La prima parrocchia roveretana per generosità missionaria è San Giuseppe (3.492 euro), anche se la città della quercia può contare sull’associazione lagarina «Amici della busta» capace di una raccolta di 60.100 euro. A Cavalese sono stati raccolti 4.303 euro, a Cles 3.399 euro, a Tione poco più di 2.000 euro. Solidarietà missionaria anche tra pazienti e loro familiari in ospedale: al S. Chiara sono stati raccolti 2.500 euro. Lasciti e donazioni hanno pesato infine per 135.856 euro.

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