Roma, pestaggio nella metro Arrestati i tre aggressori

Anche il terzo partecipante al brutale pestaggio di un passeggero della Metro B, a Roma, avvenuto il 18 settembre scorso dopo un invito, da parte della vittima, al rispetto del divieto di fumo, è stato arrestato. Si tratta di Gennaro Riccitiello, 22 anni, fratello di Luigi, 24 anni, già finito in carcere insieme con Antonino Seneca di 26 anni, per tentato omicidio.

I tre, tutti di Caserta e tutti con precedenti, quella domenica pomeriggio in un convoglio della metro B a piazza Bologna presero a calci e a pugni Maurizio Di Francescantonio, 37enne residente a Tivoli.

L’unica a difenderlo fu la madre che tentò di fargli da scudo, ricevendo anche lei dei colpi. I tre sono stati identificati grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.

Un’azione violentissima avvenuta davanti agli occhi di altri passeggeri che per paura sono fuggiti. Dal vagone c’è stato un fuggi-fuggi generale mentre la madre cercava di difendere il ragazzo.

Ora Gennaro Riccitiello si trova nel carcere di Poggioreale a Napoli e gli altri due sono reclusi in quello di Regina Coeli a Roma.

Il gruppetto di ragazzi si era acceso una sigaretta a bordo del convoglio e il 37enne fece notare che ciò non era consentito.

«Qui non si fuma. Smettetela di dare fastidio», disse ai giovani. La reazione fu un pestaggio in piena regola: con calci e pugni sferrati anche quando l’uomo era per terra, mentre la madre cercava di difenderlo come poteva.

Madre e figlio furono soccorsi e trasportati dal 118 al Policlinico Umberto I: la donna per contusioni guaribili in 8 giorni, l’uomo per trauma cranico ed emorragia celebrale e nei giorni successivi fu sottoposto ad un intervento chirurgico.

Due degli aggressori furono arrestati dalla polizia nell’imminenza del fatto in viale XXI Aprile a pochi passi dalla metro piazza Bologna.
Gennaro Riccitiello, invece, ieri è stato prelevato nella sua abitazione a Napoli dagli agenti del commissariato Viminale e poi condotto nel carcere di Poggio Reale; è stato identificato grazie ai filmati del sistema a circuito chiuso della stazione della metro piazza Bologna.

Sulla vicenda è intervenuto Gianni Sammarco deputato di Area Popolare membro della Commissione Difesa della Camera.

«L’eccellente lavoro investigativo della polizia di Stato ha portato all’identificazione e all’arresto del terzo partecipante al pestaggio nel vagone della Metropolitana di Roma.
Si chiude così il cerchio - ha commentato - su un atto oltremodo vigliacco, che ha coinvolto anche una signora e ha cagionato gravissime lesioni al figlio. Mi congratulo con gli investigatori per questo ennesimo successo».

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