Rientrano le unità cinofile trentine Partono tecnici e ingegneri

Affrontata la prima fase dei soccorsi alle persone intrappolate sotto le macerie, la Protezione civile trentina sta già lavorando alla fase successiva alla prima emergenza post terremoto.

Nelle prossime ore - informa la Provincia - incominceranno a rientrare a Trento dalla provincia di Rieti le unità cinofile impegnate nella ricerca dei dispersi, sostituite sul campo da squadre di tecnici ed ingegneri che avranno il compito di valutare i danni alle infrastrutture e fissare le priorità degli interventi.

È rientrato in Alto Adige intanto il contingente di 28 operatori, con 13 unità cinofile, inviato dall’Agenzia per la protezione civile altoatesina ad Amatrice, il comune più colpito dal drammatico terremoto che ha provocato 290 morti nell’Italia centrale. La delegazione della Protezione civile altoatesina nei scorsi due giorni si è impegnata principalmente nella ricerca di persone sotto le macerie.

«Ringraziamo tutti i volontari che in Alto Adige sono sempre disponibili per intervenire in caso di catastrofi in ogni luogo», sottolinea l’assessore alla protezione civile Anrold Schuler.
Il direttore dell’Agenzia, Rudolf Pollinger, precisa che «l’opera dell’unità di perlustrazione è stato fondamentale per valutare l’effettiva necessità di uomini e mezzi nella zona colpita dal sisma. Siamo comunque pronti ad intervenire in ogni momento - conclude Pollinger - e garantiamo la presenza di una colonna mobile entro 12 ore da un’eventuale richiesta».

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