Riva, è morto il ragazzo colpito da un sasso in ferrata

Niklas Fritz aveva appena 26 anni

È morto il giovane turista tedesco rimasto gravamente ferito ieri mattina mentre percorreva la ferrata dell'Amicizia, il percorso attrezzato che lungo la parete della Rocchetta sale da S. Barbara a cima Sat, a quota 1260 metri.

Niklas Fritz, 26 anni, è spirato nel letto del reparto di rianimazione del S. Chiara di Trento dove si trovava da ieri poco dopo il drammatico incidente. 

Il ragazzo era stato colpito da un sasso in testa e sul volto all'inizio della prima delle due lunghe scale che aiutano ad affrontare la parete. 


L'incidente

Sta lottando con tutte le sue forze nel reparto di rianimazione del S. Chiara di Trento il giovane Niklas Fritz, il turista tedesco di 26 anni centrato da un sasso ieri poco dopo mezzogiorno mentre assieme alla fidanzata e ad una coppia di amici stava affrontando la «Ferrata dell'Amicizia», il percorso attrezzato che porta a Cima Sat (a quota 1260 metri) sulla Rocchetta, un balcone naturale di rara bellezza a picco su Riva, il lago e l'intera piana dell'Alto Garda. Il sasso, grande come una boccia, lo ha colpito in pieno volto procurandogli un gravissimo trauma cranico. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime, i medici hanno fatto e stanno facendo tutto il possibile per strapparlo alla morte ma i traumi riportati alla testa sono estramente gravi e le speranze di tenerlo in vita ridotte al lumicino. Ieri, in serata, la sua attività cerebrale sembrava ormai assente.

Approfittando della bella giornata di sole, peraltro non troppo calda, ieri erano decine e decine i turisti soprattutto tedeschi che hanno deciso di affrontare la ferrata voluta anni or sono dai volontari del Gram, il Gruppo Rocciatori d'alta montagna della Sat di Riva. Niklas Fritz era in compagnia della fidanzata e di una coppia di coetanei, tutti ospiti da alcuni giorni di un campeggio a Torbole. I quattro erano saliti alla Capanna S. Barbara e da lì in pochi minuti all'attacco della ferrata. Senza poter immaginare minimamente cosa li attendeva di lì a poco, appena avessero intrapreso la prima lunga scala di tutto il percorso. Una scala divisa in due da un terrazzino sospeso nel vuoto, 40 metri in tutto. Il ragazzo, imbragato alla perfezione, caschetto in testa e in sicura con doppio moschettone al cordino metallico laterale, era il primo del gruppo e avrà percorso 3-4 metri al massimo nel momento in cui è stato centrato in pieno volto da un sasso caduto dal pulpito sovrastante, all'uscita del secondo tratto della scala, smosso probabilmente da qualche escursionista di un'altra comitiva. Un colpo tremendo, un vero e proprio proiettile che gli ha fatto perdere immediatamente i sensi. Gli amici sono stati i primi a soccorrerlo, hanno sganciato i moschettoni e lo hanno adagiato a terra, per poi chiamare i soccorsi. L'elicottero del 118 è atterrato al campo sportivo della Benacense, ha caricato il personale del Soccorso Alpino di Riva (con in testa il comandante della stazione Danilo Morandi) e pochi minuti dopo ha verricellato i soccorritori alla base della ferrata. 

Le condizioni del ragazzo si sono rivelate subito molto serie. L'impatto del sasso gli ha procurato una frattura della teca cranica e altri traumi alla testa. Il medico rianimatore lo ha stabilizzato e il personale del Soccorso Alpino lo ha trasportato in barella alla piazzola sottostante (poco sopra Capanna S. Barbara) dove nel frattempo era atterrato l'elicottero. Quindi il volo a Trento e il ricovero in rianimazione, in prognosi riservatissima. Il personale del Soccorso Alpino ha poi riaccompagnato a Riva i tre amici della vittima, visibilmente sotto choc. La «Ferrata dell'Amicizia» (conosciuta anche come «Via del Centenario Sat») è stata inaugurata nel 1972 ed è una delle più frequentate di tutto l'arco alpino, anche in considerazione del fatto che può essere percorsa in tutte le stagioni. 

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