Geloso e violento: col coltello per rimuoverle un tatuaggio

L'inferno di una trentina 24enne. La ragazza veniva insultata, picchiata e costretta a dormire sotto il letto

Ingelosito perché la compagna aveva un tatuaggio al polso con il nome del suo precedente fidanzato, afferrato un coltello, ha messo sul fuoco la lama rendendola rovente, e ha "cancellato" quel nome che proprio non sopportava. È una dei numerosi, pesantissimi, episodi di un mix di violenza, misoginia e umiliazione denunciati da una 24enne trentina.

Ora l'ex fidanzato, geloso e violento, è imputato per maltrattamenti ai danni della sua ex. Ieri il processo a carico del 24enne tunisino, attualmente in carcere a Bolzano, è stato rinviato a novembre. Rimangono i contorni di una vicenda che - se le accuse dovessero essere confermate dal Tribunale - sono da brividi. Il campionario delle violenze - quasi sempre ai danni di donne - che passano per le aule di giustizia è ampio, ma le accuse poste alla base di questo procedimento toccano nuovi livelli di crudeltà.

La relazione nasce come tante altre, casualmente: i due ragazzi, all'epoca ventenni, si piacciono e cominciano a frequentarsi. Lui si mostra geloso, ma almeno inizialmente a livelli tollerabili. La situazione però - racconterà poi la donna - peggiora rapidamente. Lui, autore di scenate di gelosia sempre più pesanti, anche in locali pubblici, cerca di restringere sempre più gli spazi di libertà della compagna. La poveretta viene spesso insultata in modo molto pesante. A detta della donna in questa fase cominciano a volare i primi pugni e calci.

L'ultimo episodio di maltrattamenti contestato nel capo di imputazione risale al giorno seguente. La ragazza racconta di essere stata colpita con una scopa con una violenza tale che la scopa si rompe. A questo punto l'uomo passa a colpire con una cinghia. Le violenze sarebbero confermate da un certificato medico che rileva come sulla donna siano presenti ematomi, escoriazioni e lievi da ustione in fase di risoluzione. Le ferite di una storia con poco amore e tanta violenza.

 

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