Da Trento a Pergine in bici pedalando in galleria

Il progetto prevede un finanziamento tra il 2016 e il 2018 di 1,4 milioni di euro

di Angelo Conte

In bici in galleria, in massima sicurezza, per collegare in maniera diretta Trento a Pergine. La Provincia nei giorni scorsi ha assegnato infatti alcuni incarichi esterni sulla sicurezza all’interno della progettazione definitiva per il collegamento tra Ponte Alto e Trento nord e tra Ponte Alto appunto e la strada dei Crozi e dei Forti.

Il progetto, che prevede un finanziamento tra il 2016 e il 2018 di 1,4 milioni di euro, consentirà entro due anni di prendere la bici da Trento Nord, passare attraverso via Centochiavi e poi prendere per località Piazzina e inserirsi su via Bassano che porta verso la Valsugana. Da qui si attraverseranno due gallerie, la prima è quella che porta alla rotonda per Cognola e Sandonà, l’altra, proseguendo verso la Valsugana è quella di Ponte Alto. In entrambe si realizzerà una pista ciclabile illuminata e divisa dal traffico automobilistico. Da qui il progetto sta prendendo in considerazione un tris di ipotesi tra cui il collegamento tramite via Ponte Alto e via alla Veduta con la strada dei Crozi, quella che una volta era l’unico collegamento tra la Valsugana appunto e la città di Trento.

Ma non basta: oltre a questo progetto l’Apop ha dato incarico per la sicurezza anche su un altro tipo di collegamento, quello asppunto tra Ponte Alto e la strada dei Crozi e dei Forti. Per arrivare da Trento a Pergine, infatti, entro il 2018 ci sarà anche l’altro tratto da completare oltre al collegamento tra Trento nord e Ponte Alto. Si tratta, appunto, del collegamento con la strada dei Crozi da cui si dovrebbe poi arrivare, attraverso Roncogno, la ciclabile che arriva a Canale. Qui probabilmente quest’anno potrebbe essere completato il collegamento tra la stazione di Canale e la strada dell’Angi.

L’obiettivo della Provincia, in una fase in cui il grande sviluppo della bici elettrica sta rendendo gli spostamenti molto più agevoli anche in presenza di tratti di ascesa, è quella di rispondere alla richiesta che arriva sia da turisti sia da residenti su un collegamento praticabile sulle due ruote tra Pergine e il lago di Caldonazzo e Trento città.

Ma la strategia sulla mobilità alternativa non si ferma a questo. In prospettiva c’è anche un altro investimento che dovrebbe spostare il traffico su due ruote dal centro di Marter, in Valsugana, lungo il Brenta attraverso la rettifica del tratto tra Levico e Novaledo. Inoltre come si nota da un’altra determinazione dell’Apop relativa alla val di Fiemme, si sta pensando di realizzare una ciclabile in quota alternativa al fondovalle per collegare Tesero con la frazione di Piera. Si pensa di far utilizzare questa nuova infrastruttura alle persone residenti che sfruttano la bicicletta per spostarsi normalmente in alternativa all’auto e ai mezzi pubblici.

La prospettiva, come dimostra anche l’intermodalità del progetto e.motion che mette assieme trasporti pubblici e due ruote, è quella di arrivare a una riduzione delle auto e dei mezzi a motore sulle strade favorendo invece l’uso di mezzi come la bici per spostarsi non solo per diporto ma anche per lavoro.

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